Insegnare ad un bambino una tecnica di memoria è più semplice che insegnarla ad un adulto
Sono passati più di due mesi da quando è iniziato questo piccolo e semplice tentativo di insegnare a memorizzare ad un bambino (ora di quasi sette anni) le prime quaranta cifre del pi-greco. Con successo!!!
Questo semplice apprendimento è stato eseguito realmente in modo sporadico, nel arco di tempo luglio-agosto 2014 ha eseguito una media di ripetizione di una ogni tre giorni. In questa media ci sono ripetizioni eseguite (all'inizio) per tre o quattro giorni di seguito, un giorno si e uno no, uno si e due no. Diciamo quando mi ricordavo, in quanto non era assolutamente mia intenzione seguire una pianificazione.
La mia filosofia è che "imparare a ricordare" deve essere un abilità sviluppata in maniera molto flessibile, senza necessariamente dipendere da schemi da seguire.
Non idea di cosa pensano gli altri "memo-formatori" ma con questo metodo ho dimostrato concretamente e pubblicamente dei risultati strabilianti e ovviamente fuori dal comune. Che nessuno potrà mai contestare.
Ritornando alle prime 40 cifre del pi-greco insegnate ad un bambino di circa sette anni, quello che ho notato, un qualcosa comune a tutti: bambini, adolescenti, ragazzi, adulti e che la "difficoltà" è solamente nel consolidamento dei numeri a livello semantico. Ossia, il ripetere a voce.
Sono state sufficienti tre ripetizioni visive, affinché il bambino si ricordasse tutti i numeri a memoria perfettamente. Il passo successivo era quello di insegnare al bambino come concentrarsi e ripercorrere quel percorso visivo con le immagini memorizzate e dove avrebbe trovato i numeri da ripetere.
Personalmente credo che gli adulti abbiano molte più difficoltà rispetto ai bambini nell'usare le tecniche di memoria, in quanto i bambini hanno una mente molto più pulita (praticamente assente di preconcetti e pregiudizi sul "funzionerà???", rispetto ad un adolescente o un adulto. Le loro conoscenze culturali, inoltro, sono molto limitate (qui è un vantaggio) e di conseguenza la memoria visiva è molto più attiva rispetto ad un adulto che ragiona "logicamente".
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