Metodo nello studio del diritto: come implementarlo?

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view post Posted on 31/7/2014, 09:05     +1   -1
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Buongiorno a tutti,

Ho cercato di leggere il più possibile gli interventi in questa sezione ed altre, oltre che il libro. So di non poter attendermi la pozione miracolosa della memoria. So pure che rivoluzionare il mio metodo mi costerebbe tempo (che al momento non ho) e fatica.

Dunque se apro un thread non è per ottnere consigli su come diventare padrone delle tecniche mnemoniche in un mese, ma come queste possano implementare il mio metodo, almeno per adesso. E poi chissà, tra molto tempo, sostituirlo o rivoluzionarlo...

Il mio metodo, approntato dai tempi dell'Università (in Giurisprudenza) non è dissimile dalle epserienze di tanti altri di cui ho letto nella presente sezione e in quella di medicina. Ecco le fasi di studio:

1) prima lettura di un capitolo con sottolineatura analitica. Ovvero, sottolineo con matita rossa e blu di singole parole o riferimenti normativi ( termini di legge, numero articolo) scrivendo, nella riga della sottolineatura, delle sigle tra parentesi rotonda. le sigle possono indicare il tipo di nesso giuridico tra parole sottolineate (gli elementi giuridici) , oppure gli stessi elementi.

un esempio banale: (la procedura X prevede il termine Y al fine di costituire il provvedimento Z) , mi porterà a seconda dei casi a sottolneare X,Y, Z, e ad scrivere al margine della frase (prcc= procedura) (--> (AT = atto): (TT 30 g= termine di 30 giorni)

2) dalla prima lettura quindi ottengo l'impostazone per la stesura della mappa concettuale, che procede dall'alto in basso in semplici fogli quadrettati azzurri. Anche qui faccio usi dei colori rosso-blu corrispondenti alle sottolineature nel libro. riporto a sinistra il riferimento normativo, e poi con frecce indicatinil nesso logico ( es.: (--> significa costituire) collego alla norma quanto vè da dire, indico i termini, le azioni, le definizioni, la ratio: tutto ciò che mi pare importante sotto il profilo giuridico ha la sua sigla.

ai tempi universitari tutto questo faticoso lavoro veniva svolto in biblioteca. la biblioteca per me era importante. ha il potere di farmi ditenere il sedere sulla sedia, e la mente sul libro che leggo senza farla vagare in altri pensieri, tranne in momenti di eccezionale stanchezza.

in genere riuscivo a completare le mappe concettuali paragrafo per paragrafo di programmi da 1300 pagine in un mese e mezzo. per libri più corti ma più noiosi, ci mettevo però di più dipendeva dalla voglia di studiare :lol: o dai miei casini personali...

3) il cruccio di questo forum: il canto del pappagallo! in genere le ripetizioni erano minimo 3. la prima era opvviamente la più difficoltosa e lenta. procedevo sempre dagli schemi di richiamo, quindi avvenuta la ripetizione, confrontavo col testo per capire se avevo sbagliato, e nel caso riscrivevo parte della mappa concttuale.

la seconda e soprattutto la 3 ripetizione erano velocissime. giunto il giorno dell'esame, o il giorno prima, riguardavo i miei schemi rileggendo velocmente senza ripetere. mi bastava per richiamare alla mente i concetti.

i risultati variavano. potevo andar bene in materie difficili ma affascinanti come il diritto penale ma mamillismo in materie pallose come il diritto canonico, che ricordo, era di 150 pagine o poco più.

Spesso preferivo uscire da questa solitidine e cercare un compagno di studio col quale interrogarmi. Questa fase è tuttora importante ma non riesco a praticarla.

e adesso veniamo ai giorni nostri...

preparo da tempo concorsi per polizia municipale, cme detto il prossimo sarà ai primi di settembre. è una materia per me molto affascinante, ho già lavorato come agente. tuttavia, il vecchio metodo si sta dimostrando inaffidabile. Spesso non riesco a richiamare tutto ciò che ho studiato, oppure ripasso tutto ma frettolosamente e maluccio.

per uno come me che cerca la sicurezza per superare una certa dose di emotività, è un dramma.

talvolta materie lette e rilette mi tradiscono. è capitato con quiz a risposta multipla (che però riesco quasi sempre a superare) di non esser riuscito a ricordare elementi fodanetnali di un intera materia(es. edilizia). Nell'ultimo esame orale da me sostenuto, mi sono talmente impallato da non esser riuscito a rispondere neppure a domande elementari in inglese. Appena uscito fuori dall'aula mi è ritornato in mente l'articolo di legge che avrei dovuto riferire, capendo di aver risposto malissimo...

Talvolta mi trovo sguarnito su una materia talvolta in un altra. in generale le nozioni non mi ritornano in mente nel modo preciso con cui le conosco.

L'esame che avrò a breve consisterà in risposte aperte sintetiche (la prima prova) e la seconda prova sarà tecnica, cioè ci chiederanno di impostare un provvedmento dirigenziale, su una determinata question di Edilizia, commercio, ente locali, codice strada, diritto ambientale.
le materie sono piuttosto vaste e vanno conosciute a menadito.

Son dell'idea che dovrò esercitarmi su un manuale che presenta tracce di temi, per la 2a prova. per la prima invece dovrei cmq ripassare al mio solito modo. ma ormai sono insicuro, sul fatto di poter richiamare alla mente quanto mi servirà al momento della prova. negli scritti sarà consentito l'uso di codici non esplicati, ma non so quali.

Quindi la domanda che vi pongo è: come posso integrare il mio metodo in modo da attenuare questa insicurezza? il tempo è poco: 1 mese e 10 giorni.

Non ho alcun rimpianto, ma se penso a come il mio cervello risponda meglio quando si tratta di discutere in archeologia, vorrei tanto trasferire queste capacità anche nel diritto.
Sono un forte di lettore in questa materia, non ho ovviamente esperienze professionali, ma i concetti che leggo sono come marchi a fuoco.
E non uso alun metodo, leggo, neppure sottolineo. poi discuto tanto sui social e sui fora. Cerco soprattutto persone che la pensino diversamente da me ed inizia la polemica...
Altra cosa che faccio è ovviamente pensare a mie teorie. spesso mi vengono in testa mentre vado a correre in montagna. durante le discussioni mi capita spesso di citare a braccio un deteminato dato. pur essendo talvolta insicuro, in generale non tradisco le mie fonti di studio, che ricontrollo dopo la discussione. seppure talvolta non sono troppo preciso.

leggendo le vostre riflesioni ed il libro mi sono persino chiesto se non fosse possibile associare coi loci, nozioni di archeologia a nozioni di diritto,ma so che in un mese e poco più mi incasinerei la mente....

per favore datemi dei consigli, ciao
 
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view post Posted on 31/7/2014, 21:32     +1   -1
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Imparare a ricordare

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CITAZIONE
So pure che rivoluzionare il mio metodo mi costerebbe tempo (che al momento non ho) e fatica.

Costa tempo solo per una questione "biologica", creare, modificare, ristrutturare apprendimenti non è una passeggiata per nessuno, nemmeno per quelle persone che vengono definiti "geni".
Per quanto riguarda la parola "fatica", ti assicuro che sei fuori strada e di parecchio. :D


Le perplessità, l'essere consapevoli che non possiamo ricordare e comprendere a comando sono fattori comuni in tutte le esperienze di studio che si trovano in questo forum. Una persona può conoscere tutte le tecniche di memoria, di lettura veloce, può conoscere tutte le strategie di apprendimento immaginabili ma difficilmente riuscirà ad utilizzarle senza aver dedicato un tempo che se lo scrivo potresti scoraggiarti ancora di più.
Il problema principale non è tanto la nostra scarsa capacità cognitiva di riuscire a ricordare e ad apprendere molto più velocemente, il problema principale risiede nella routine di studio che lavora a livello procedurale, ed ogni volta che si tenta di modificarla o di aggiungere qualcosa, la routine di studio cambia è inizia una specie di crisi. E' un percorso che fanno tutti quelli che tentano di migliorare il proprio metodo di studio.

In sintesi, ognuno di noi ha una capacità di assimilare un certo quantitativo di informazioni al giorno, parte di queste vengono dimenticate e parte ristrutturate mentre dormiamo. Conoscere il nostro potenziale attuale e soprattutto i nostri limiti è il primo passo per migliorare alcune abilità cognitive come quello di ricordare e di comprendere più velocemente.
Se non si ha consapevolezza delle proprie reali "capacità intellettive e di ritenzione", servirà a ben poco conoscere tutto sulle tecniche di memoria, ecc...ecc....

Da quest'anno ho iniziato a professare il metodo dell'ascolto ma ho notato che c'è una certa immotivata "repulsione" verso questo metodo. Consiste semplicemente di incidere il libro, o la propria lezione da apprendere su file audio e lavorare successivamente con la registrazione. In questo modo potresti, ad esempio nel tuo caso, utilizzarlo mentre corri in montagna.
L'accoppiata vincente con il metodo dell'ascolto è il saper utilizzare un programma di montaggio audio, uno di quelli semplici, mio figlio che va per i sette anni è già in grado di lavorarci per gioco.
Comunque su questo sto scrivendo un libro che pubblicherò a settembre, purtroppo non riesco a concentrare tutto in un post, sarebbe come voler descrivere un panorama di una foto in poche righe.

Spero di non averti scoraggiato di più ma ti assicuro che è solo una questione di modificare certe abitudini definitivamente.
 
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view post Posted on 1/8/2014, 10:32     +1   -1
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Ciao Max, grazie anzitutto per la risposta.

la fatica intesa come resistenza al cambio del metodo abituale, come la intendi tu. in questo senso sono persino restio ad integrare con le tecniche mnemoniche in questo mese e 10 e giorni. ma il mio metodo non sta producendo quanto mi aspettavo in raffronto al tempo investito.

dunque devo cambiare strada, questo è certo. Ma quando, come e in quale direzione?

Leggenndo il libro, mi sono soprattutto dilettato nella tecnica dei Loci. ho costruito il mio percorso visivo tra casa mia, le poste ecc. tra l'altro, per, fissarli meglio, avevo già assegnato a ciascuno di questi luoghi una persona, cioè una bella donna, per rendere l'immagine più vivida, prima ancora di leggere il successivo paragrafo che consiglia tale combinazione.

Ma per usare questa tecnica in modo serio ci vuole pratica. credo che sarebbe molto efficace un palazzo della memoria con dentro in ciascun appartamento un personaggio, a cui ne capitano di tutti i colori: problemi con l'ediliza, problemi con il Comune, multe, incidenti stradali ecc,

io in 1 mese e 10 giorni devo ripassare tutta questa roba:

• Legislazione statale e regionale sulla polizia locale;
• Codice della Strada e relativo regolamento;
• Testo Unico delle leggi di Pubblica Sicurezza;
• Legislazione urbanistica e di tutela ambientale;
• Polizia amministrativa e sistema sanzionatorio;
• Legislazione commerciale;
• Diritto penale e procedura penale;
• Ordinamento degli enti locali;
• Legislazione in materia di tutela della Privacy

nel volume di preparazione avrai 100 temi scritti su cui esercitarmi, ma non penso di riuscire a farli tutti.

tu come procederesti se fossi in me?

non è questione di essere scoraggiato. è questione di riconoscere la mancanza di tempo. almeno nel brevissimo termine.
 
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view post Posted on 1/8/2014, 13:25     +1   -1
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tu come procederesti se fossi in me?

Valuterei quanto tempo a disposizione mi rimane, inteso come ore che posso concretamente utilizzare per ripassare.
Quindi visto che i giorni sono 40, investirei almeno un centinaio di ore con almeno il 30% dedicato alla simulazione dell'esame.
Ma non conoscendo quello che già sai non è possibile fare una pianificazione per questo arco di tempo. Inoltre ci sono gli imprevisti, gli stati emotivi, indisposizione, noia, ecc... Per quanto sia alta la motivazione a fare non basterà. Il cervello ha una capacità di assimilazione dei contenuti e di ritenzione in base a quanto è abituato. In sintesi, se sei uno che studia una media di tre ore al giorno, potrai aumentare di un 10-20% il tempo di studio, più o meno la stessa cosa vale con tempi di studio superiori o inferiori.
E' un po come quando devi correre, in base a quanto sei allenato, il tuo corpo risponderà sia come efficienza che come stanchezza.
E' quindi inutile, a parer mio, per esperienza diretta e osservate, spingersi oltre perchè rischieresti solo di arrivare affaticato o peggio ancora stressato. Meglio allora effettuare più simulazioni d'esame in modo da riuscire a mantenere la calma totale e in questo modo favorire la memoria quando devi ricordare qualcosa.

Ma come ti ho già detto nel post precedentemente il discorso richiede molto più tempo e parole.
 
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3 replies since 31/7/2014, 09:05   863 views
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