Il mio metodo di studio, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche

e come pause?


Forse potresti iniziare a integrare qualche novità nel tuo metodo di studio. C'è un metodo molto valido per chi spreca tutto quel tempo a leggere e ripetere. Soprattutto per chi sta ore e ore sui libri come hai scritto tu. Purtroppo tutti lo schivano questi tutti per una questione emotiva. Il metodo in questione è quello dell'ascolto. Un metodo che potrebbe farti risparmiare molto tempo, sia come riassunti, sia come possibilità di studiare passivamente e mettere a riposo gli occhi. Leggere e ripetere consuma molte energie fisiche e mentali, ascoltare e ripetere invece, permette di fare economia di energie è anche di smaltire lo stress fisico.
Se quello che hai condiviso è realmente il tuo metodo di studio, con tutte quelle ore di tempo che dedichi, credo che la soluzione migliore è ridurre lo stress oculare e ovviamente quello fisico, un qualcosa che solitamente viene somatizzato e a cui quasi nessuno presta attenzione.

Uno studente che "misura" il carico di studio in base alle pagine difficilmente riuscirà ad apprendere le tecniche di memoria.

Ho conosciuto studenti dal vivo e altri sono passati da questo forum. Studenti che "viaggiavano" ai ritmi che hai scritto e si sono laureati con il massimo dei voti con: leggere e ripetere per molte ore al giorno. Non è altro che un full-immersion nell'argomento quando dedichi cosi tante ore. Il nostro cervello è in grado di sostenere anche questi ritmi di studio anche se andrebbe valutato a fine giornata, cosa ci ricordiamo esattamente, o meglio quanto ci ricordiamo. Il giorno dopo come ripassiamo quello del giorno prima?
E dopo una settimana quanto ci ricordiamo di quello che abbiamo ripetuto sino a quel momento?
Quanto tempo riusciamo a ripetere di seguito senza mai fermarci?

Queste sono domande che ti dovresti fare perchè riflettono i tuoi limiti, inteso come il totale delle energie fisiche e mentali disponibili che puoi spendere in una giornata di studio. Se un giorno salti cinquanta pagine per un imprevisto imprevedibile, non le potrai caricare nel giorno dopo. Forse potresti "spalmarle". O forse hai comunque un buon margine di tempo prima del test.

La tua esperienza di studio è molto scarna, non si intravede un minimo di pianificazione ed può essere riassunta cosi.

Libro da studiare 500 pagine. Un mese di tempo - 500 pagine diviso 21 giorni = 24 c.a. // ripasso 7 giorni
Se hai molte ore per studiare e l'obbiettivo è superare l'esame, con il tuo metodo leggere e ripetere credo che vada più che bene. Se credi che le tecniche di memoria possano servirti a migliorare il tuo metodo di studio, molto probabilmente lo rallenteranno.

Ovviamente io mi baso su quello che hai condiviso

Esatto! Prova a compararlo con il leggere e ripetere.


Per apprendere le tecniche di memoria ad un livello che possa essere utilizzato concretamente nello studio, intendo con una capacità di memorizza centinaia di parole, concetti, ecc... è sufficiente un training mentale di almeno un paio di mesi.
Ovviamente se hai già una certa predisposizione ad utilizzare la memoria visiva, sennò il training mentale può essere molto più lungo.
Chiedere alla tua routine di studio di cambiare radicalmente e come chiederti di smettere di usare la mano che usi di solito per fare quello che fai (come scrivere, tenere la forchetta in mano, lavarsi i denti, ...), addestrando l'altra mano a fare quello che facevi con la destra (o sinistra se sei mancino). Per sempre.
Prova a fare una cosa simile per un giorno intero e capirai da te cosa significa essere dominati dalle nostre routine (abitudini).
Questa è la realtà dei fatti per chi vuole imparare le tecniche di memoria, non esistono vie più veloci. Non è una questione di intelligenza (visto che si può avere memoria ed essere degli idiot savant), ne tanto meno quanto esercizio puoi dedicare al giorno.
E' solamente una questione di routine procedurali che vanno modificate ed è un qualcosa più complesso di quanto si possa immaginare.
Non ha tanto importanza la tecnica di memoria ma quanto riesci a manipolare e articolare ricordi visivi con il fine di associarli a memoria semantiche che ti aiutino ad arrivare alle parole e ai concetti che vuoi esprimere.
Il percorso formativo è semplice ma richiede pazienza, continuità e un tempo difficilmente quantificabile.
Questa è la realtà dei fatti.

Io se fossi al tuo posto punterei sul metodo dell'ascolto ma considerando che non hai un idea di quanto possa tornarti utile, prova a studiare un capitolo con il metodo che usi di solito, ed un capitolo ascoltando quello che hai inciso.
Non limitarti a valutare solo il tempo ma osserva l'elasticità che può avere il metodo dell'ascolto rispetto al tuo metodo, le differenze sono molto evidenti, come sono evidenti il risparmio di energie fisiche e mentali in questa tipologia di studio passivo.

Poi potresti anche trovarti male anche con questo metodo. Non è per niente facile vincere con abitudini di studio radicate da immemorabile tempo di cui non si ha la più pallida idea di che origini abbiano.

Alla fine dei conti il problema principale sono i preconcetti, i pregiudizi che nascono automaticamente quando tenti di modificare i tuoi vecchi schemi di apprendimento didattici. Una realtà ovvia e scontata ma ignorata.

Mi spiace ma da quest'anno è nata una campagna di scoraggiamento per chi vuole apprendere le tecniche di memoria perchè far risparmiare tempo prezioso nell'apprendimento è diventato uno degli scopi principali di questo forum.
E' inutile imparare le tecniche di memoria per poi non usarle più. E' come voler imparare una lingua straniera per non usarla mai.

Le tecniche di memoria sono solo uno strumento o meglio un apprendimento che serve per raggiungerne degli altri di livello superiore e a più dimensioni.
E' una specie di percorso iniziatico (metaforicamente parlando). Nono servono solo per studiare ma per imparare ad utilizzare modi alternativi di pensare per uscire dai soliti schemi logici-mentali obsoleti basati quasi sempre sulla memoria semantica.

Puoi impararle a tempo perso dedicando anche solo 5-10 minuti al giorno, purché ci sia una continuità per un certo periodo di tempo.
E' un po come imparare a guidare un automobile, una volta che automatizzi i meccanismi, non ti importerà più di pensare a come stai guidando, anzi sarà in grado di guidare parlando con qualcuno e nel contempo ascoltare la radio.

Una volta compreso il meccanismo mentale non necessita più esercitarsi per mantenere la propria memoria prodigiosa a meno che non si debbano fare delle competizioni sportivo di un certo livello.

Detta così assomiglia un po a scrivere: "ho provato a fare la torta di mele ma non è venuta un granchè".
Mancano parecchi passaggi intermedi e comunque il metodo dell'ascolto non è solo registrare e riascoltare, sennò è uguale a leggere e pretendere di ricordare con un paio di letture.
Inotre per valutare questo metodo è necessario conoscere quanto il tuo modello di studio classico ti porta via di tempo, ad esempio: prendi un libro, leggi una capitolo due volte. Successivamente registri un altro capitolo con più o meno lo stesso numero di pagina e lo riascolti. A questo punto già potresti farti un idea un della differenza tra i due metodi anche se non è proprio il massimo del confronto per quanto riguarda il: "quanto mi è rimasto in testa".


Sul metodo dell'ascolto non è stato scritto molto e un argomento su cui sto lavorando e che sarà pubblicato (spero), prima della metà di settembre 2014.
Il mio suggerimento nell'utilizzo di questo metodo in questo o in altri post, è molto generico e se chi legge non riesce ad avere un chiaro punto di vista, sia dal lato qualitativo che quantitativo del rendimento generale di lettura, è difficile proseguire in qualsiasi spiegazione.