Curva di Ebbinghaus

« Older   Newer »
  Share  
Gli ammuzzo
icon2  view post Posted on 6/3/2014, 15:17     +1   -1




leggendo qua e là mi sono imbattuto in questo argomento, dovrebbe essere una curva che si avvicina alla percentuale di informazioni dimenticate in funzione del tempo dall'ultimo ripasso giusto?

avevo un paio di dubbi:
1) esiste un modo più o meno preciso per calcolare la propria curva dell'oblio in modo un pò oggettivo?
2) ma tutti gli argomenti tendono a sparire nello stesso modo? mi spiego meglio, se imparo una serie di formule matematiche e un'insieme di date e dopo una settimana (in cui non le uso né le ripasso) voglio riprendere quelle informazioni... la percentuale di dati ricordati è la stessa? se uso delle tecniche di memoria suppongo che questa percentuale possa aumentare, si avrebbe perciò un'altra curva?
3) una volta scoperta in qualche modo la propria curva in base a cosa posso decidere ogni quanto fare un ripasso?

grazie mille :D
 
Top
view post Posted on 8/3/2014, 04:52     +1   -1

Member

Group:
Member
Posts:
294
Reputation:
+14

Status:


1) si e no, la curva è abbastanza soggettiva e varia sia da persona a persona, sia tra argomento e argomento, materia. Insomma i fattori sono parecchi.
In generale sono molto importanti le prime ripetizioni, dovresti provare a scoprire
empiricamente la tua curva.

2) ovviamente no. Puoi fare una prova per vedere in che percentuale ti rimane
ogni argomento ma in genere conta molto l'emozione e quanto riesci a rendere tue
quelle informazioni. Alla fine ongi elemento può avere una durata nella tua memoria variabile. Le Tecniche di memoria ti aiutano nell'acquisizione, riesci ad incamerare
più informazioni ma il ripasso lo devi fare lo stesso, sta a te scoprire, ancora una volta,
la tua curva.

3) Beh potresti valutare con un test quanto ricordi di un argomento e tenerti al di sopra di una certa percentuale, ogni volta che scende ripassi.
Certo altri usano anche ripassi settimanali o cmq che si distanziano nel tempo.
 
Top
view post Posted on 9/3/2014, 00:29     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,939
Reputation:
+192

Status:


Tranne quando si ha a che fare con ricordi che vengono registrati a livello procedurale e che fanno parte di un qualche tipo di apprendimento, tutto il resto dei ricordi è destinato ad un processo di sgretolazione nel tempo.
I fattori che aumentano o riducono il tempo di "sgretolazione" dei ricordi, può variare in base alle nostre preferenze. Preferenze che potremmo addirittura ignorare a livello cosciente. Inoltre influisce molto anche quello arriva come input dal mondo esterno.
Se dal mondo esterno c'è qualcosa che stimola un certo ricordo, questo sopravviverà senza bisogno della richiamo della nostra coscienza.


La questione ripassi in questo forum è stata trattata, dovresti provare a cercarla utilizzare il motore di ricerca interno.
Per esperienza diretta ti posso dire che non è importante quante volte ripeti una cosa in un giorno, ma per quante volte la ripeti per determinati giorni.
Dopo un tot di giorni la chiarezza del ricordo è notevolmente differente dal primo giorno.
Perdiamo però la consapevolezza di come sia stato possibile consolidare quel ricordo nei minimi dettagli.
Io lo scoperto da poco. :-)
C'è sempre un motivo perchè dimentichiamo e la risposta è molto facile da scoprire, meno facile è riuscire a mettere le toppe e, se necessario, perderci anche il tempo che ci vuole per coprire quel buco. Proprio come cucire una toppa in un pantalone, punto per punto.

Se volessi calcolare la curva dell'oblio in modo razionale, ( forse un giorno lo farò), per ottenere un valore inizierei nel capire quanto sopravvive un ricordo memorizzato una volta che l'ho bene in mente.
Ad esempio, si può provare a memorizzare una trentina di numeri, o una trentina di parole, ripasse la sequenza una volta al giorno per una decina di giorni e poi smetterla di ripeterla per almeno un mese. Di li poi iniziare a quantificare la percentuale di ricordi persi.
Poi chiedersi: perchè ho dimenticato proprio quei pezzi??? :D

Siamo ciclici anche nel dimenticare e non è difficile scoprire i ritmi biologici del dimenticare ma occorre un attento lavoro di auto-analisi e soprattutto registrare le osservazioni.
 
Top
view post Posted on 10/3/2014, 10:01     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
301
Reputation:
0

Status:


Provo a intervenire nella discussione ma premetto che sono solo ragionamenti miei:

Prendendo come riferimento quello che dice wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_dell%27...va_dell.27oblio) posso fare le seguenti considerazioni:

-La curva di Ebbinghaus è ottenuta eseguendo test sulla memorizzazione di sillabe senza senso, il che è differente da quello che si va poi a fare nella pratica, ossia memorizzare informazioni utili;

-La curva di Ebbinghaus è un'esponenziale negativa. Si tratta di una funzione che descrive una grande varietà di fenomeni, come per esempio il decadimento radioattivo. Possiamo esprimerne la legge nel seguente modo:

% degli argomenti che ci si ricorda dopo un tempo t=100·2-c·t

Dove c è una costante che esprime la velocità con cui si dimentica. Più è grande, più in fretta si dimentica, ed è equivalente ad 1/(tempo di dimezzamento).
Se per esempio scelgo come unità di tempo i giorni, e mettiamo che io impieghi 15 giorni a dimenticare metà di quello che ho studiato, allora avremo c=1/15=0.067 e quindi la legge sarà %­ricordi=100·2-0.067t dove t è il tempo in giorni. Il grafico che otteniamo è il seguente (cliccateci sopra per ingrandirla):
curva
A sinistra abbiamo la percentuale che ci si ricorda al passare dei giorni riportati sotto.

La cosa importante è che tale curva la si può trovare se si verificano due condizioni:
1) Ogni ricordo può essere dimenticato in un qualsiasi momento con la stessa probabilità;
2) Tutti i ricordi hano la stessa probabilità di essere dimenticati (non devono esistere cose che si ricordano meglio e altre che si ricordano peggio)

Queste due condizioni non sono affatto ovvie, e penso che possiamo dire che Ebbinghaus ha mostrato che valgono entrambe per la memorizzazione di testi privi di significato.
Ora la condizione 1 possiamo ragionevolmente supporre che entro certi margini continui a valere anche per la memorizzazione di informazioni pratiche.

Quello che però non può continuare a valere è la condizione 2! Infatti in realtà all'interno di uno stesso argomento non vi è mai omogeneità, e ci sono sempre parti che ricordiamo più facilmente di altre. La curva che si otterebbe sarebbe allora una somma di esponenziali negative, dove si osserva una cosa abbastanza ovvia, ossia prima verranno scordati gli argomenti che ci si ricorda male, poi quelli che ci si ricorda un po' meglio e sopravviverà a lungo uno zoccolo duro di cose che ci ricordiamo sempre. Riporto di seguito un esempio di come potrebbe essere, giusto per rendere l'idea.
0usq

Quindi per rispondere ad ammuzzo, la forma della curva non dipende tanto da quanto ti piace l'argomento, ma più che altro dall'avere parti interessanti e parti non al suo interno, e in quale misura.
Invece tra argomenti che ci si ricorda meglio ed altri che ci si ricorda peggio ciò che cambia è solo il coefficiente c, ma la curva è la stessa.
Ora si osserva che all'aumentare dei ripassi il coefficiente c associato all'informazione si abbassa, ossia se una cosa è la terza volta che la ripassi, la sua curva scenderà lentamente.
Ad ogni ripasso il coefficiente dunque fa un salto in basso.
La cosa interessante sarebbe capire come avviene il salto. Intendo dire, ripetere lo stesso argomento tre volte di seguito non è come ripeterlo a distanza di un giorno e tre giorni, quindi ripeto, quello che serve oltra al conoscere la curva, è più che altro sapere come avviene il salto e come renderlo efficace

Attached Image: curva

curva

 
Top
Gli ammuzzo
view post Posted on 10/3/2014, 15:09     +1   -1




grazie mille a tutti, mi avete risolto molti dubbi ^_^

CITAZIONE (TarsioSpettro @ 10/3/2014, 10:01) 
Ad ogni ripasso il coefficiente dunque fa un salto in basso.
La cosa interessante sarebbe capire come avviene il salto. Intendo dire, ripetere lo stesso argomento tre volte di seguito non è come ripeterlo a distanza di un giorno e tre giorni, quindi ripeto, quello che serve oltra al conoscere la curva, è più che altro sapere come avviene il salto e come renderlo efficace

riguardo a questo avevo trovato da qualche parte (non ricordo dove e non so quanto fosse affidabile la fonte quindi non lapidatemi se dico una gran cavolata ahaha :P ) che dopo un ripasso la pendenza della curva rimane circa la stessa ma si alza fino ad una percentuale molto più alta (che dipende anche da quanto si ripassa bene l'argomento); in questo modo si potrebbe più o meno scegliere (con qualche calcolo se si trova una curva approssimata matematicamente) su che livello di % di dati ricordati si vuole rimanere, il chè sarebbe molto utile per prepararsi bene anche per esami/verifiche...

prendendo per vera questa teoria poi bisogna sempre contare che la memoria non essendo così matematica e precisa non può essere analizzata perfettamente da un grafico e quindi il risultato che si otterrebbe sarebbe un'approssimazione non saprei quanto precisa :D
 
Top
view post Posted on 10/3/2014, 16:50     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
301
Reputation:
0

Status:


CITAZIONE
bisogna sempre contare che la memoria non essendo così matematica e precisa non può essere analizzata perfettamente da un grafico

Vero, ma il perfettamente è fuori dai nostri obiettivi. Un all'incirca è già buono ;)

CITAZIONE
riguardo a questo avevo trovato da qualche parte (non ricordo dove e non so quanto fosse affidabile la fonte quindi non lapidatemi se dico una gran cavolata ahaha :P ) che dopo un ripasso la pendenza della curva rimane circa la stessa ma si alza fino ad una percentuale molto più alta (che dipende anche da quanto si ripassa bene l'argomento)

Attenzione, non confondere la pendenza col coefficiente. la pendenza cambia col tempo, ma il coefficiente cambia solo coi nuovi ripassi.
Ora io non ho fonti da citare, ma in base alla mia esperienza personale non sono d'accordo, e probabilmente molti altri utenti di questo forum (credo tutti) ti diranno la stessa cosa:
"Più volte ripassi un argomento e più difficile è dimenticarlo"
ed è in base a questo che i programmi di ripasso che incontri sul forum sono logaritimici, ossia dopo 1 ora, dopo 1 giorno, dopo 1 settimana e così via, perchè ad ogni ripasso il coefficiente fa un salto, ossia l'informazione è meglio consolidata.

Tutto questo chiaramente sempre in linea di massima, per esempio come diceva anche Max ci sono pure i ripassi inconsci da considerare.
 
Top
Gli ammuzzo
view post Posted on 10/3/2014, 17:25     +1   -1




capito, quindi volendo trovare la curva e il "salto" del coefficiente dopo i ripassi bisognerebbe studiarsi empiricamente facendo vari test e cercando di mettersi in condizioni ottimali dato che sia il coefficiente in sè sia la sua modifica dopo un ripasso variano da persona a persona?
 
Top
view post Posted on 10/3/2014, 19:31     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
301
Reputation:
0

Status:


Penso di si, dovresti fare delle prove, tipo memorizzare un argomento, vedere a distanza di uno o due giorni quanto ricordi, ripassare, riprovare di nuovo a distanza di uno o due giorni etc.
Poi riprovare con un altro argomento lasciando passare più o meno giorni
 
Top
view post Posted on 10/3/2014, 20:11     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,939
Reputation:
+192

Status:


CITAZIONE
Poi riprovare con un altro argomento lasciando passare più o meno giorni

Non ragionate quadrimensionalmente :D
 
Top
Gli ammuzzo
view post Posted on 12/3/2014, 15:52     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 10/3/2014, 20:11) 
Non ragionate quadrimensionalmente :D

:huh: cioè? :blink:
 
Top
view post Posted on 12/3/2014, 18:11     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,939
Reputation:
+192

Status:


è solo una mia osservazione ma ho qualche dubbio che grafici e calcoli possano determinare un parametro di ripassi su cui fare affidamento. Personalmente credo che siano troppe le variabili da mettere in gioco, soprattutto quelle emotive e fisiche.
E' meglio affidarsi all'intuito ed all'elasticità quando si tratta di tenere a mente qualcosa per lungo tempo, o comunque per il tempo necessario che serve.
Hai mai calcolato il tempo che impiega il tuo corpo quando ti tagli, ad esempio, nel rimarginare una banale ferita?
Credi che puoi determinare anche in questo caso una curva di guarigione?

E' solo un suggerimento ma dovresti iniziare con il capire quali sono le informazioni che spariscono prima nella tua memoria e perchè.
Tutta questa matematica non serve proprio a un bel niente se non hai la percezione di quale sia la tua predisposizione naturale nel ricordare certe informazioni.
Prova ad immaginare le informazioni come il cibo. In questo caso però puoi solo osservare cosa piace o cosa non piace in particolar modo al tuo inconscio, perchè è proprio lui che decide cosa eliminare quando tu non gli presti sufficiente attenzione.

@TarsioSpettro: non ricordo (capita :D ), qual'è il tuo orientamento didattico: matematico, fisico, chimico, ...
 
Top
Gli ammuzzo
view post Posted on 12/3/2014, 19:42     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 12/3/2014, 18:11) 
E' solo un suggerimento ma dovresti iniziare con il capire quali sono le informazioni che spariscono prima nella tua memoria e perchè.

ora indago <_<
 
Top
view post Posted on 12/3/2014, 20:24     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
301
Reputation:
0

Status:


@Max: Faccio matematica (ssssh non facciamoci sentire in giro che gestisci un forum sulle tecniche di memoria... ;) )

So che sei scettico su queste cose, ma non sono d'accordo col dire che queste considerazioni non servono a niente, infatti:

i) con considerazioni semplici possiamo dedurre che un ricordo può essere dimenticato in qualsiasi momento con uguale probabilità (se non lo ripassi) e questo non è poco;

ii) I ripassi non sono svolti a caso, ma esistono dei programmi di ripasso, e credo che anche te li usi, ossia ripassare dopo 1 ora, dopo 1 giorno 1 settimana e così via.
Ora puoi si dire che li abbiamo costruiti empiricamente senza calcolatrice, però fermarsi a riflettere un attimo in più sul perchè non mi sembra una cattiva idea.
In fin dei conti la cosa più semplice sarebbe studiare a intervalli regolari, che ne so, ogni giorno magari, ma sappiamo che non è la cosa migliore.

Se Ebbinghaus si è preso l'impegno di fare così tanti esperimenti un motivo l'avrà avuto
 
Top
view post Posted on 13/3/2014, 13:00     +1   -1
Avatar

Imparare a ricordare

Group:
Administrator
Posts:
4,939
Reputation:
+192

Status:


Di Ebbinghaus, gli psicologi della Gestalt criticarono l'approccio associazionista, insistendo sulla necessità di un apprendimento intelligente e non "pappagallesco".(fonte:wikipedia)

Ebbinghaus ha fatto il suo tempo da parecchio, come altri di cui si parla sempre elevandoli a dei fenomeni senza considera le ere in cui hanno vissuto.

Volevo inoltre chiederti qual'è la formula matematica più lunga del pianeta. :D
 
Top
view post Posted on 13/3/2014, 21:20     +1   -1
Avatar

Member

Group:
Member
Posts:
301
Reputation:
0

Status:


CITAZIONE
Di Ebbinghaus, gli psicologi della Gestalt criticarono l'approccio associazionista, insistendo sulla necessità di un apprendimento intelligente e non "pappagallesco".(fonte:wikipedia)

L'ho letto anche io, ma in fondo su questo forum noi portiamo avanti proprio l'approccio associazionista. É nostro il compito di rispondere a chi critica le tecniche di memoria sostenendo che ostacolano il ragionamento.
Forse il tempo di Ebbinghaus potrebbe tornare.

CITAZIONE
Volevo inoltre chiederti qual'è la formula matematica più lunga del pianeta. :D

É un po' come chiedere qual'è il numero più grande, se ne prendessi uno potresti sempre aggiungere uno

In bocca al lupo per domani max!
 
Top
17 replies since 6/3/2014, 15:17   3043 views
  Share