Curva di Ebbinghaus

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TarsioSpettro
view post Posted on 10/3/2014, 10:01 by: TarsioSpettro     +1   -1
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Provo a intervenire nella discussione ma premetto che sono solo ragionamenti miei:

Prendendo come riferimento quello che dice wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Curva_dell%27...va_dell.27oblio) posso fare le seguenti considerazioni:

-La curva di Ebbinghaus è ottenuta eseguendo test sulla memorizzazione di sillabe senza senso, il che è differente da quello che si va poi a fare nella pratica, ossia memorizzare informazioni utili;

-La curva di Ebbinghaus è un'esponenziale negativa. Si tratta di una funzione che descrive una grande varietà di fenomeni, come per esempio il decadimento radioattivo. Possiamo esprimerne la legge nel seguente modo:

% degli argomenti che ci si ricorda dopo un tempo t=100·2-c·t

Dove c è una costante che esprime la velocità con cui si dimentica. Più è grande, più in fretta si dimentica, ed è equivalente ad 1/(tempo di dimezzamento).
Se per esempio scelgo come unità di tempo i giorni, e mettiamo che io impieghi 15 giorni a dimenticare metà di quello che ho studiato, allora avremo c=1/15=0.067 e quindi la legge sarà %­ricordi=100·2-0.067t dove t è il tempo in giorni. Il grafico che otteniamo è il seguente (cliccateci sopra per ingrandirla):
curva
A sinistra abbiamo la percentuale che ci si ricorda al passare dei giorni riportati sotto.

La cosa importante è che tale curva la si può trovare se si verificano due condizioni:
1) Ogni ricordo può essere dimenticato in un qualsiasi momento con la stessa probabilità;
2) Tutti i ricordi hano la stessa probabilità di essere dimenticati (non devono esistere cose che si ricordano meglio e altre che si ricordano peggio)

Queste due condizioni non sono affatto ovvie, e penso che possiamo dire che Ebbinghaus ha mostrato che valgono entrambe per la memorizzazione di testi privi di significato.
Ora la condizione 1 possiamo ragionevolmente supporre che entro certi margini continui a valere anche per la memorizzazione di informazioni pratiche.

Quello che però non può continuare a valere è la condizione 2! Infatti in realtà all'interno di uno stesso argomento non vi è mai omogeneità, e ci sono sempre parti che ricordiamo più facilmente di altre. La curva che si otterebbe sarebbe allora una somma di esponenziali negative, dove si osserva una cosa abbastanza ovvia, ossia prima verranno scordati gli argomenti che ci si ricorda male, poi quelli che ci si ricorda un po' meglio e sopravviverà a lungo uno zoccolo duro di cose che ci ricordiamo sempre. Riporto di seguito un esempio di come potrebbe essere, giusto per rendere l'idea.
0usq

Quindi per rispondere ad ammuzzo, la forma della curva non dipende tanto da quanto ti piace l'argomento, ma più che altro dall'avere parti interessanti e parti non al suo interno, e in quale misura.
Invece tra argomenti che ci si ricorda meglio ed altri che ci si ricorda peggio ciò che cambia è solo il coefficiente c, ma la curva è la stessa.
Ora si osserva che all'aumentare dei ripassi il coefficiente c associato all'informazione si abbassa, ossia se una cosa è la terza volta che la ripassi, la sua curva scenderà lentamente.
Ad ogni ripasso il coefficiente dunque fa un salto in basso.
La cosa interessante sarebbe capire come avviene il salto. Intendo dire, ripetere lo stesso argomento tre volte di seguito non è come ripeterlo a distanza di un giorno e tre giorni, quindi ripeto, quello che serve oltra al conoscere la curva, è più che altro sapere come avviene il salto e come renderlo efficace

Attached Image: curva

curva

 
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