Il P.A.V.

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rogan
view post Posted on 7/12/2011, 15:46     +1   -1




faccio una premessa:
le fonti del seguente articolo sono:

'http://www.tecnichememoria.com'
'http://www.memobase.it'
wikipedia
yahoo answer
un articolo di questo forum
un esempio fatto da egidio

dopo aver raccolto il materiale, ho "amalgamato" il tutto creando un testo unitario.
il seguente post è il risultato finale.

opinioni, critiche e consigli saranno ben accetti. :D :D :36_1_1.gif:

Edited by max_memory - 18/9/2013, 22:37
 
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rogan
view post Posted on 7/12/2011, 16:05     +1   -1




Introduzione
Il PAV è uno strumento essenziale e comune a tutte le mnemotecniche, ma non solo. Infatti, un meccanismo talmente modulare che, se usato nella maniera corretta, evitando le associazioni scontate e poco evocative, esso stesso può trasformarsi in mnemotecnica.

Letteralmente significa PARADOSSO AZIONE VIVIDA. Consiste nell’associare ad un determinato elemento, sia esso numerico, letterale, concettuale e via discorrendo, UN PARADOSSO trasformando l’elemento in un’AZIONE, movimentata, quasi reale, che diremo VIVIDA. Applicando questa tecnica siamo in grado di provocare un'emozione che nel nostro subconscio genera una sorta di gancio mentale a cui aggrapparci quando vogliamo cercare un’informazione già memorizzata.

Le immagini non devono per forza essere così calzanti. Basta anche un semplice aggancio con l’iniziale della parola astratta o straniera che sia.

Più si riescono a coinvolgere i nostri sensi più sarà facile per associarli un’informazione da non perdere, per cui se si riesce a visualizzare una situazione che coinvolga il maggior numero dei nostri sensi sarà sempre più facile ricordare una sequenza sempre maggiore di argomenti.


Caratteristiche
Ogni associazione fatta utilizzando il P.A.V., deve seguire un ordine ben preciso:
• Bisogna evitare le associazioni troppo logiche, altrimenti non si porrebbe in essere il paradosso. Le associazioni troppo logiche hanno presa minore, soprattutto nel medio lungo termine.
• Nel caso vi siano molte cose da dover ricordare con un unico paradosso, si rischia di trascurare, e conseguentemente, di non ricordare qualcosa che può essere importante
• L’azione deve essere movimentata, ma non esageratamente. Un eccesso di azione rischierebbe di confondere, distogliendo l’attenzione dal paradosso che deve essere il nostro faro, la guida che ci accompagna deve essere movimentata, ma non esageratamente.
• L’importante è che paradosso converta la staticità di un oggetto in un’azione che riusciremo a visualizzare come reale, vivida.
• Sfruttare i 5 sensi e la fantasia
• Se si incorre in un oggetto che possa essere facilmente confuso, bisogna legare ad esso qualcos’altro che lo identifichi meglio, rendendo l’oggetto inequivocabile. Ad esempio, LETTO può confondersi con LENZUOLO o CUSCINO, perché di solito quando si immagina una di queste cose, risulta facile associarvi un letto. È preferibile, allora, associare a LETTO, un letto stile antico, magari con una donna seduta sopra (elemento aggiuntivo completamente opposto) molto grassa, che sfascia il letto, e ancora per fare un esempio, il lenzuolo utilizzato per evadere da un carcere che si trappa, o il cuscino utilizzato per ingaggiare una simpatica lotta, e così via dicendo. Oppure se occorre ricordare il bagno, che potrebbe essere confuso con il lavandino o altri oggetti contenuti in un bagno occorre ricordarlo particolare, di un colore mai visto, per esempio tutto in marmo nero con le maniglie e i rubinetti verdi fluorescente.
• Per le parole straniere è una buona tecnica un’immagine per la parola italiana, trasformiamo la parola straniera in una o più immagini concrete, Associamo le due con fantasia


Concatenazione a cascata
Come detto in precedenza, il PAV può essere utilizzato come una vera e propria tecnica autonoma attraverso una “concatenazione a cascata”
Il modo più naturale di pensare è quello dell’associazione mentale. Se l’associazione viene fatta solo per esercizio, occorre sempre partire da un punto preciso, con una immagine precisa. Se vogliamo ad esempio ricordare una sequenza di fiori, è chiaro che potremmo immaginare di essere da un fioraio o in un prato fiorito e così via. Questo esercizio denominato a cascata o a catena, serve per legare ogni informazione con quella precedente e quella successiva senza che tra questi vi sia un preciso legame logico. Infatti, un’associazione è molto più semplice da ricordare anche perché desta in noi un’emozione che può essere creata con un’associazione ridicola, assurda, movimentata o sproporzionata. Pertanto occorreranno delle associazioni molto precise per distinguere due informazioni simili, ma sostanzialmente diverse e come sempre un pizzico di fantasia

Questo video su youtube chiarirà ogni dubbio: www.youtube.com/watch?v=k8oeOI_u4Bc


Concatenazione a cascata: vantaggi e svantaggi
qualora usassimo il pav come tecnica autonoma, saremmo di fronte a vantaggi e svantaggi

• VANTAGGI: il grandissimo vantaggio della memorizzazione a catena rispetto agli schedari è il TEMPO. come ripete tante volte max, il tempo è una questione troppo spesso sottovalutata. assimilare al 100% e in modo eccellente uno schedario, richiede tante ore di sforzo. invece il pav, bypassa questo problema, perché basterà creare delle immagini relative alla parole-chiave e lagare queste l'uno con l'altra nell'ordine desiderato

• SVANTAGGI: i difetti possono verificarsi esenzialmente quando abbiamo un grande quantitativo di parole chiave. TUTTAVIA è pur vero che tutte le mnemotecniche necessitano di un "rodaggio" e di una buona dose di pratica


La visualizzazione delle parole astratte
Mentre con le parole concrete come caffè e coccodrillo, nella nostra mente si forma immediatamente un’immagine, la stessa cosa non accade con parole astratte come giurisdizione o eritromicina.
ci sono due modi per ovviare a ciò:

1) consideriamo la parola astratta, e la associamo ad una o più parole che somiglino foneticamente. (vedere l'esempio Circostanza)
2) Abbinare la parola astratta ad un’immagine che riteniamo idonea e che presenti affinità visive (come dice il buon max, se si hanno difficoltà, avvalersi di google immagini!!)


Esempi
Ecco alcuni esempi di come si utilizza il P.A.V.:
• Circostanza: immaginare dei bambini che vi afferrano trascinandovi a forza in una stanza dove incominciano a fare i giocolieri, i pagliacci, i mangiatori di fuoco e così via. Realizzate finalmente che quello che state osservando è un Circo in una Stanza che viene appunto chiamato da loro CIRCOSTANZA
• Autobotte: potremmo pensare ad un’auto costruita come una botte di vino con quattro ruote che ci sta davanti in autostrada: questo è il meccanismo. L’importante è trasformare la staticità di un’autobotte in un’azione paradossale, più facile da ricordare, associata all’emozione di ilarità che ci può dare il pensare ad una botte con le ruote che sfreccia in autostrada.
• Lista della spesa, Devi andare a comprare il latte, il giornale, un regalo, una matita, una gomma etc..Chiudi gli occhi e immagina di andare a comprare il latte ma di stupirti perché il lattaio te lo munge dentro un secchio sul posto! Vai dall’ edicolante e per sbaglio fai cadere il latte su tutti i giornali esposti sul bancone. L’ edicolante non solo non si arrabbia ma con un gran sorriso ti porge un bel regalo. Lo apri e zac! Una matita esce velocissima e ti si pianta in fronte! Togliendola rimane un buco allora decidi di tapparlo con un pezzo di gomma da masticare! E puoi andare avanti quanto vuoi. E’ un semplice metodo di associazioni visive
• CINEMA, PIDOCCHIO, COCA COLA, CRISTALLO, GOLA, ALBERO, PORTE, RADIO
Siamo all’interno di un CINEMA, durante la proiezione del film dalla testa di uno degli attori salta un PIDOCCHIO che uscendo dallo schermo si posa sui nostri capelli. Per lo spavento sentiamo il bisogno di bere una COCA COLA al bar di fronte che ci viene offerta in un vaso di CRISTALLO. Quando la beviamo si ferma qualcosa nella nostra GOLA, è un piccolo ALBERO che ci impediva di respirare. Guardandolo bene osserviamo delle PORTE sul suo tronco. Ne apriamo una e veniamo come risucchiati all’interno, dove c’è un gran baccano, musica ad alto volume generata da una RADIO.
• “Bicchiere” in spagnolo si dice “vaso”. Immagina di brindare con i tuoi amici alla tua laurea in un bel vaso, ma non un vaso per i fiori ma un bel vaso da notte!
• Hijack significa “dirottare” in inglese. Adesso Immagina di vedere alla tv un Concorde preda del classico dirottatore che sta facendo “ciao” con la mano fuori dal finestrino (ciao! = Hi! in inglese). Fai uno zoom sul dirottatore e chi sembra: Jack Nicholson!
• Tappeto in inglese si dice “Carpet”. Immagina di sentire odore di pesce provenire dal tuo salotto ma di non capire da dove esattamente venga emanato. Cominci allora ad annusare tutto e finalmente ti accorgi che è il tuo tappeto che manda un fetore tremendo!
• Se devo ricordare che Emocromocitometrico (esame del sangue) devo creare un immagine STRANA che mi rimanga impressa tipo: mi fanno l’esame del sangue e nel sangue mi trovano il pesciolino NEMO che regala uno swatch CRONO al suo amico CITO (il fidanzato di cita!) che subito lo misura con un METRO.
• Per Paracetamolo posso visualizzare un PARA’ che con un’ACCETTA distrugge un MOLO.
• Per imparare gli antiemetici GRANisetron, ONDAsetron, e TROPIsetron, e le rispettive molecole... bastava ricordare la frase "grande onda tropicale"
• Colecistochinina= visualizza un colle, un router della Cisco e il barattolino di inchiostrio di china che sta utilizzando Nina (la ragazza di Paul della serie manga "il fantastico mondo di Paul") legando le immagini tra di loro in un’unica immagine, come se facessero parte di un quadro.

Edited by rogan - 7/12/2011, 16:26
 
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view post Posted on 7/12/2011, 16:43     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Grazie per tempo che hai dedicato per la tua elaborazione e ovviamente per la tua condivisione di queste informazioni.

Io professo prevalentemente le tecniche che si basano su costrutti a lungo termine, derivati dalla realtà o costruite per esigenze particolari.
CITAZIONE
assimilare al 100% e in modo eccellente uno schedario, richiede tante ore di sforzo.

E' un investimento di tempo che ha un ritorno economico. I soldi si possono mettere da parte, il tempo invece può essere speso ma anche investito per risparmiarne in futuro.
Costruire uno schedario mentale è come costruirsi una casa da utilizzare quando ci serve, la memorizzazione a catena va bene sino a un tot di info memorizzabili, poi si rischia di perdersi nella memorizzazione.
Prova a memorizzare 50 parole utilizzando la tecnica PAV e successivamente prova a memorizzare 50 parole utilizzario uno schedario mentale. Successivamente aspetta 48 ore dopo una sola ripetizione e osserva i risultati.

E' verò anche che ci possono essere persone che riescono a concatenare con la pav centinaia di informazioni senza difficoltà e in meno tempo, il fatto è che non si sa quanto questo tipo di memorizzazione durerà.
La concatenazione a cascata ha meno possibilità di creare strade alternative per raggiungere una determinata informazione.









 
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egineg
view post Posted on 7/12/2011, 18:33     +1   -1




Bravo Rogan, aggiungere esempi non guasta mai, anzi, il sistema PAV è in fondo la base di qualunque tecnica, fantasia sfrenata e più assurda possibile, emozioni, paradossi sono tutti sistemi fondamentali per dare una sferzata alla memoria.
Certo usare il sistema PAV come mnemotecnica in se come hai giustamente fatto notare ha i suoi limiti ma è comunque un ottimo punto di partenza per chi si vuole dedicare all'arte della memoria.

Riguardo a questo:
CITAZIONE
Applicando questa tecnica siamo in grado di provocare un'emozione che nel nostro subconscio genera una sorta di gancio mentale a cui aggrapparci quando vogliamo cercare un’informazione già memorizzata.

mi trovi molto daccordo, è forse la fase successiva alla visualizzazione dettagliata dei dati da ricordare. I dati diventano inizialmente immagini e poi vengono fissati come emozioni.
Quando memorizzo un mazzo di carte ad esempio, le immagini con cui ho associato ciascuna carta si identificano nella mia mente con un certo stato d'animo e quando cerco di memorizzare più rapidamente possibile l'immagine associativa si trasforma in una semplice traccia emotiva.
Ad esempio per me il Jack di picche è associato a Ken Shiro che nella mia mente è l'impersonificazione della violenza, se in un locus del mio percorso mnemonico devo memorizzare il Jack di picche e il 9 di picche che per me è il papa, nella mia mente si crea l'idea, o meglio l'emozione, di "violenza contro il papa" nel locus x e questo tipo di memorizzazione mi risulta estremamente salda.
 
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rogan
view post Posted on 8/12/2011, 16:47     +1   -1




1)
CITAZIONE (max_memory @ 7/12/2011, 16:43) 
Grazie per tempo che hai dedicato per la tua elaborazione e ovviamente per la tua condivisione di queste informazioni.

CITAZIONE (egineg @ 7/12/2011, 18:33) 
Bravo Rogan, aggiungere esempi non guasta mai, anzi, il sistema PAV è in fondo la base di qualunque tecnica, fantasia sfrenata e più assurda possibile, emozioni, paradossi sono tutti sistemi fondamentali per dare una sferzata alla memoria.

figuratevi!! :D
per me è un piacere nonché una risorsa potermi confrontare con voi!!!

2) @ egidio
ottimo l'esempio di ken e ottimo post

3)
CITAZIONE (egineg @ 7/12/2011, 18:33) 
Certo usare il sistema PAV come mnemotecnica in se come hai giustamente fatto notare ha i suoi limiti ma è comunque un ottimo punto di partenza per chi si vuole dedicare all'arte della memoria.

CITAZIONE (max_memory @ 7/12/2011, 16:43) 
Prova a memorizzare 50 parole utilizzando la tecnica PAV e successivamente prova a memorizzare 50 parole utilizzario uno schedario mentale. Successivamente aspetta 48 ore dopo una sola ripetizione e osserva i risultati.

E' verò anche che ci possono essere persone che riescono a concatenare con la pav centinaia di informazioni senza difficoltà e in meno tempo, il fatto è che non si sa quanto questo tipo di memorizzazione durerà.
La concatenazione a cascata ha meno possibilità di creare strade alternative per raggiungere una determinata informazione.

un calendario dei ripassi è obbligatorio anche e soprattutto per il pav semplice perché il percorso mentale che dobbiamo fare non è stato tratto dalla realtà, ma dalla nostra fantasia
anche il pav semplice attraverso dei ripassi mantiene un'ottima "presa". per il resto è molto simile ad una tecnica dei loci (questa si che l'o utilizzata) in quanto, come con la tecnica dei loci un locus è legato ad un altro, anche nel pav semplice un immagine vivida è legata a quella successiva come gli anelli della catena, man mano che si estrae un anello, vien fare quello successivo. è questione di pratica.

in ogni caso nessuna ci obbliga a creare percorsi illimitati nati dalla nostra fantasia. possiamo crearne quanti ne vogliamo a patto che non sforino un numero massimo di parole chiave stabilito a priori da noi

ciao ;)
 
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egineg
view post Posted on 8/12/2011, 18:29     +1   -1




CITAZIONE (rogan @ 8/12/2011, 16:47) 
in ogni caso nessuna ci obbliga a creare percorsi illimitati nati dalla nostra fantasia. possiamo crearne quanti ne vogliamo a patto che non sforino un numero massimo di parole chiave stabilito a priori da noi

ciao ;)

Io ho memorizzato le prime 500 cifre del pi greco proprio con un sistema simile associato ai loci, memorizzazione a catena di cifre a gruppi di 50 ciascun in un locus.
 
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rogan
view post Posted on 9/12/2011, 09:12     +1   -1




CITAZIONE (egineg @ 8/12/2011, 18:29) 
Io ho memorizzato le prime 500 cifre del pi greco proprio con un sistema simile associato ai loci, memorizzazione a catena di cifre a gruppi di 50 ciascun in un locus.

50 cifre in ogni locus?? :o: :o:
azz, complimenti!!!
 
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view post Posted on 9/12/2011, 14:32     +1   -1
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QUOTE
50 cifre in ogni locus?? :o: :o:
azz, complimenti!!!

Capirai che difficoltà!!! :D Il pi-greco è un numero fisso.

Comunque Egidio è uno dei numeri uno dei mnemonisti in Italia anche se farà il modesto e negherà. :smilie_gut.gif:




 
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rogan
view post Posted on 9/12/2011, 16:49     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 9/12/2011, 14:32) 
Capirai che difficoltà!!! :D Il pi-greco è un numero fisso.

suppongo che avrà utilizzato uno schedario fonetico quindi le cifre saranno state raggruppate due a due e quindi le immagini da memorizzare saranno state 25.
in ogni caso 25 immagini dello schario in un singolo locus mi sembrano tantine. vabbé che ad esempio con questo metodo in 5 loci, ognuno dei quali contiene 25 immagini dello schedario, avrei memorizzato la bellezza di 250 cifre, però cmunque mi sembre leggermente troppo compresso come metodo. a meno che non sbagli qualcosa nella mia analisi del metodo.

ciao
 
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view post Posted on 9/12/2011, 21:04     +1   -1
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CITAZIONE
suppongo che avrà utilizzato uno schedario fonetico quindi le cifre saranno state raggruppate due a due e quindi le immagini da memorizzare saranno state 25.

E' un numero unico quindi una volta creata la storiella visiva, sarà sempre quella, chiunque può memorizzare 500 o più numeri del pi-greco anche ad un pezzo alla volta distribuendo la sequenza anche in diversi mesi, ad esempio, 100 numeri al mese.
Niente di difficile, solo questione di gestire la memorizzazione e distribuirla nel tempo.

Un esercizio che può avere già una certa importanza è quello di riuscire a memorizzare un tot di numeri o di parole casuali nel giro di pochi minuti.
Questo tipo di esercizi sviluppano e consolidano il meccanismo della memorizzazione che è quello che conta nelle mnemotecniche, con il tempo diventa come imparare ad andare in bicicletta anche se poi la bici la mettiamo in cantina per degli anni, quando la riprendiamo siamo ancora in grado di stare in equilibrio, pedalare, frenare, ecc..







 
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egineg
view post Posted on 9/12/2011, 21:05     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 9/12/2011, 14:32)
CITAZIONE
50 cifre in ogni locus?? :o: :o:
azz, complimenti!!!

Capirai che difficoltà!!! :D Il pi-greco è un numero fisso.

Comunque Egidio è uno dei numeri uno dei mnemonisti in Italia anche se farà il modesto e negherà. :smilie_gut.gif:

Muahahah, ma non sarò neanche il numero 1 del mio pianerottolo, come sai sono performance abbastanza da pivelli alla portata veramente di tutti considerando proprio il fatto che è un numero fisso e che non mi sono messo nessun limite di tempo per la memorizzazione.

CITAZIONE (rogan @ 9/12/2011, 16:49)
suppongo che avrà utilizzato uno schedario fonetico quindi le cifre saranno state raggruppate due a due e quindi le immagini da memorizzare saranno state 25.
in ogni caso 25 immagini dello schario in un singolo locus mi sembrano tantine. vabbé che ad esempio con questo metodo in 5 loci, ognuno dei quali contiene 25 immagini dello schedario, avrei memorizzato la bellezza di 250 cifre, però cmunque mi sembre leggermente troppo compresso come metodo. a meno che non sbagli qualcosa nella mia analisi del metodo.

ciao

E' meno complesso di quanto sembri, non ho usato lo schedario fonetico ma semplicemente la conversione fonetica creando così anche parole che includono 3 o 4 cifre (tipo MaSSiMo 303, o SiCaRio 074, o BuTTeRaTo 9141) e prendendomi il tempo necessario per scegliere le parole che mi sembravano più adeguate rispetto alla catena associativa. Ho fatto catene di massimo 50 cifre per ridurre il rischio di dimenticare delle parti ambientando la storiella nei miei loci preparati ad Hoc e dedicati esclusivamente a quei numeri.
Anzi caro Rogan, ti faccio un regalo :) , suppongo che visto che l'hai consigliato tu abbia visto questo video www.youtube.com/watch?v=k8oeOI_u4Bc , bene, se hai memorizzato quella serie di 18 parole et voilà! Sai a memoria le prime 45 cifre del pi greco, basta convertire le parole in numeri con la conversione fonetica.
Ora non devi fare altro che creare altre storielle e vai avanti quanto vuoi, io mi sono fermato a 500 semplicemente per noia :)
 
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rogan
view post Posted on 9/12/2011, 23:30     +1   -1




CITAZIONE (egineg @ 9/12/2011, 21:05) 
Anzi caro Rogan, ti faccio un regalo :) , suppongo che visto che l'hai consigliato tu abbia visto questo video www.youtube.com/watch?v=k8oeOI_u4Bc , bene, se hai memorizzato quella serie di 18 parole et voilà! Sai a memoria le prime 45 cifre del pi greco, basta convertire le parole in numeri con la conversione fonetica.
Ora non devi fare altro che creare altre storielle e vai avanti quanto vuoi, io mi sono fermato a 500 semplicemente per noia :)

ah, ora ho capito!!!!
infatti c'era un commento (il secondo più votato) che menzionava il pi geco, ma non capivo a cosa si riferisse.
ora ho compreso
grazie egi

CITAZIONE (max_memory @ 9/12/2011, 21:04) 
Un esercizio che può avere già una certa importanza è quello di riuscire a memorizzare un tot di numeri o di parole casuali nel giro di pochi minuti.
Questo tipo di esercizi sviluppano e consolidano il meccanismo della memorizzazione che è quello che conta nelle mnemotecniche, con il tempo diventa come imparare ad andare in bicicletta anche se poi la bici la mettiamo in cantina per degli anni, quando la riprendiamo siamo ancora in grado di stare in equilibrio, pedalare, frenare, ecc..

buono a sapersi :P
 
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11 replies since 7/12/2011, 15:46   5634 views
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