La tecnica dei loci, Video della rete

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view post Posted on 7/9/2010, 13:34     +1   +1   -1
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Imparare a ricordare

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In questo video viene descritta la tecnica dei loci(memotecnica).
E' una risorsa video trovata su youtube, quindi visibile pubblicamente. La durata del video e di circa tre minuti e mezzo.
Personalmente ho trovato il video molto piacevole e semplice nell'esposizione.






Info e approfondimenti:
https://impararearicordare.forumfree.it/?t=49851888

Edited by freememoryfoundation - 7/9/2010, 15:07
 
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JohanRazev
view post Posted on 13/2/2014, 17:27     +1   -1




Salve, e ben trovati. Sto leggendo con attenzione la discussione della mnemotecnica dei loci (a cui non posso rispondere perché suppongo sia stata spostata in archivio: l'ho trovata tramite motore di ricerca) perché mi interessa poter sviluppare la cultura dando ad essa una precisa disposizione mentale. Ed è questo che mi incuriosisce e non riesco a chiarificare: i loci paiono una tecnica di ripasso, per adagiare i concetti sulla memoria e non una zona organizzata dalla quale estrarre le nozioni che di volta in volta ci servono. Io ho inteso la mnemotecnica dei loci e del palazzo della memoria non come una strada percorribile "ad incontri", ma piuttosto come la soffitta di cui parla Sherlock Holmes o il palazzo di Hannibal (sono i due personaggi che mi hanno fatto conoscere le mnemotecniche); non come una strada sulla quale piazzo i filosofi medievali, ma una costruzione architettonica con stanze specialistiche per genere. Ordinato.
Ed ora arrivo alle domande che voglio porre. Partiamo dal principio:
- Usare la propria casa per una serie di nozioni casuali è un conto, ed è un ottimo esercizio. La lista della spesa non è più un problema, da quando vedo kiwi nei quadri e cose del genere, ma resta sempre una memoria a breve termine. Ripercorrere lo stesso percorso permette la registrazione di uno stesso elenco su quella a lungo termine? Tanto da liberare i loci e poi usarli di nuovo? Io non mi aspetto che i ricordi permangano, quello che chiedo riguarda la particolarità della tecnica. Il percorso, ad un tratto, scompare e rimangono le nozioni?
- La tecnica dei loci non dovrebbe permettere una organizzazione razionale? Non c'è il rischio che sviluppandola in senso spaziale in modo casuale si perda di vista ogni spunto di collegamento? Riprendo l'esempio sopra-citato: metto sulla strada tra casa e lavoro i filosofi medievali. Bene. Ora li ricordo. Poi mi si presenta un nuovo argomento, e scelgo il magazzino dove lavoro. Mettiamo che questa volta sia Storia dell'Arte. A me pare, e dico pare perché non ho fatto test a riguardo, che a lungo andare si possa creare più confusione che altro. Come superate, o come avete superato (magari nemmeno è un problema fattuale), la disposizione caotica delle informazioni?

Così, da nuovo usufruitore della tecnica dei loci, sto pensando di dedicare ogni stanza della mia casa ad un argomento, e da ogni finestra di quelle stanze creare nuovi edifici (non inventati) da attaccare alla casa. E' solo letteraria, questa interpretazione, oppure ha un qualche fondamento?

§Johan Razev§
 
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view post Posted on 14/2/2014, 00:33     +1   -1
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La tecnica dei loci è una tecnica di memoria strutturata come altre tecniche di memoria che utilizzano dei punti di partenza distribuiti in una linea temporale immaginaria che ha dei limiti definiti da chi crea la sua struttura di memoria.
Ciò significa che se hai dieci loci questo è il tuo limite di memorizzazione. In ogni loco puoi memorizzare un certo numero di informazioni. Un concetto non può essere memorizzato in un loco, perchè nei loci puoi memorizzare solo delle immagini e non un pensiero articolato. Devi vedere la tecnica dei loci come un qualcosa che ti suggerisce, che ti indica una strada da dove partire.

CITAZIONE
A me pare, e dico pare perché non ho fatto test a riguardo, che a lungo andare si possa creare più confusione che altro. Come superate, o come avete superato (magari nemmeno è un problema fattuale), la disposizione caotica delle informazioni?

La confusione si crea quando non c'è un ordine è un chiaro percorso mentale da seguire.
Ti suggerisco di dare un occhiata a questa sezione:

https://impararearicordare.forumfree.it/?f=11397753

e in particolare il post: Memorizzare le prime 1000 cifre del pigreco che descrive come ho strutturato una tecnica di memoria per memorizzare una cifra incredibile di numeri, un qualcosa che realmente va al di la della comprensione umana per chi non conosce le potenzialità delle tecniche di memoria.

Non mi è possibile rispondere in maniera esauriente alle tue domande, in quanto (mi riferisco al tuo post), il tuo livello di conoscenze sulla mnemotecnica è determinato dalle tue perplessità e dai tuoi dubbi.
Quando si comprendono le mnemotecniche nell'essenza, si comprende che non esistono limiti alla propria memoria, a parte quello che decidiamo noi e il tempo che ci vuole per tenere a mente certe informazioni.
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JohanRazev
view post Posted on 14/2/2014, 18:06     +1   -1




Molto interessante la sezione sulla Memorizzazione delle prime 1000 cifre del pigreco. Ed io sono assolutamente convinto dell'utilità di queste tecniche, tant'è che da ormai un paio d'anni uso costantemente gli schedari per aiutarmi con le date. Quello che ora vorrei fare è un passo ulteriore, però. I concetti, è vero, non sono facilmente memorizzabili in quanto pensieri articolati, ma vorrei fare di queste mnemotecniche più della mera riproposizione di un esercizio sorprendente.
Mi spiego meglio, amando Sherlock Holmes mi chiedevo se il Palazzo della Memoria fosse sviluppabile alla stessa maniera in cui il consulente investigativo allestiva la propria "soffitta" della mente. Fare un giro nei nostri palazzi della memoria diventa una questione quasi concreta. Ecco perché mi sono interessato dell'argomento. So di poter ottenere grandi risultati, ma quello che leggo sui loci mi provoca dubbi per quanto riguarda lo spazio tra esercizi utili temporaneamente e memoria a lungo termine.
Ad esempio, leggendo la sezione, mi sono chiesto, i loci da te utilizzati erano già stati utilizzati per altro? Ricordare così tanti numeri ne "brucia" molti. Non so se mi spiego. Li hai poi riutilizzati?
Ecco perché concludevo dicendo: "è solo letteraria, questa interpretazione, oppure ha un qualche fondamento?"
L'idea dei loci come di quel palazzo mentale, nel quale possiamo muoverci come fossimo in casa nostra, dietro le cui porte riponiamo in ordine personaggi, nomi e date. Da qui tutte le domande su ordine e memoria a lungo termine che avevo fatto.
La mia fiducia nel metodo è grande. Vorrei solo una dissertazione sul palazzo della memoria che si occupasse anche della codifica delle informazioni a lungo termine. La ripetizione? Questo è chiaro. Ma l'ordine? Con un palazzo della memoria che si forma in 100 stanze? Senza ordine? Potrei sforzarmi per un lavoro che male organizzato, finirebbe per crollarmi nella testa. E sappiamo quanto i collegamenti siano fondamentali. In due parole, mi chiedevo se ci fosse qualcuno, su questo forum, che avesse cercato di sviluppare un palazzo della memoria più holmesiano. O, se vogliamo avere un esempio molto più recente, come Magnussen nell'ultimissimo episodio della serie televisiva "Sherlock".

§Johan Razev§
 
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view post Posted on 14/2/2014, 22:22     +1   -1
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CITAZIONE
Ad esempio, leggendo la sezione, mi sono chiesto, i loci da te utilizzati erano già stati utilizzati per altro? Ricordare così tanti numeri ne "brucia" molti. Non so se mi spiego. Li hai poi riutilizzati?

Una parte, 50 personaggi, loci, l'avevo già in testa, la utilizzavo come tecnica per memorizzare un tre informazioni-immagini- per loco, ossia:

- sei numeri
- tre parole
- tre carte da gioco

Quindi con 50 loci-personaggi, memorizzavo 300 numeri (utilizzando la tecnica dello schedario fonetico), 150 parole e 150 carte da gioco.

CITAZIONE
Ad esempio, leggendo la sezione, mi sono chiesto, i loci da te utilizzati erano già stati utilizzati per altro? Ricordare così tanti numeri ne "brucia" molti. Non so se mi spiego. Li hai poi riutilizzati?

Non so se ho capito bene la tua domanda ma la memorizzazione di tutti questi numeri del pigreco è una tecnica di memoria potenziata.
Adesso mi dedico esclusivamente a memorizzare i numeri del pigreco come un ricordo a lungo termine, ad esempio, la prima decina del pigreco del primo percorso che utilizzo di 100 loci è:

loco1, ken, torre, tela, pane, cella, molle

Ad ogni parole dopo ken, corrisponde un immagine e un numero univoco.
Prima di iniziare questo percorso di memorizzazione un po più impegnativo, la tecnica era solamente

loco1, ken

Teoricamente, con la tecnica creata ad hoc per memorizzare le migliaia di cifre del pigreco, ogni locox-personaggiox, ne risulta potenziato. Ciò significa che se dovessi memorizzare altre informazioni come ad esempio una lista di una ventina di parole, posso disporre di molte più combinazioni per la memorizzazione. Ma non l'ho ancora testata seriamente.
Quindi se prima con un locox-personaggiox, potevo memorizzare tre informazioni immagini, con la tecnica fusa con il pigreco
potrei memorizzare almeno altre due informazioni per immagine all'interno del loco, ossia, 10 informazioni-immagini per loco-personaggio: 20 numeri, 10 parole, o 10 carte. In questo modo guadagnerei sul tempo di memorizzazione.
Ma è un qualcosa che scoprirò dopo il 14 marzo 2014.
Comunque a me interessa l'apprendimento e non lo show, mi preparo alla sfida del pigreco per mettermi un po alla prova, in quanto io sono quello che ha scritto che non c'è un vero limite alla memorizzazione, tranne quello che decidiamo noi.

CITAZIONE
L'idea dei loci come di quel palazzo mentale, nel quale possiamo muoverci come fossimo in casa nostra, dietro le cui porte riponiamo in ordine personaggi, nomi e date. Da qui tutte le domande su ordine e memoria a lungo termine che avevo fatto.
La mia fiducia nel metodo è grande. Vorrei solo una dissertazione sul palazzo della memoria che si occupasse anche della codifica delle informazioni a lungo termine. La ripetizione? Questo è chiaro. Ma l'ordine? Con un palazzo della memoria che si forma in 100 stanze? Senza ordine? Potrei sforzarmi per un lavoro che male organizzato, finirebbe per crollarmi nella testa. E sappiamo quanto i collegamenti siano fondamentali. In due parole, mi chiedevo se ci fosse qualcuno, su questo forum, che avesse cercato di sviluppare un palazzo della memoria più holmesiano. O, se vogliamo avere un esempio molto più recente, come Magnussen nell'ultimissimo episodio della serie televisiva "Sherlock".

Una tecnica di memoria superiore deve far lavorare entrambe gli emisferi cerebrali quando si crea una tecnica di memoria, l'emisfero sinistro ti indica la strada con i numeri sequenziali e le parole mentre il destro ti mostra le immagini.
Quindi immagina l'emisfero sinistro come un binario, e l'emisfero destro come un bambino dalla fervida immaginazione ma con tendenza a perdersi per strada.
Per esperienza preferisco la tecnica dei loci in spazi aperti, invece che la tecnica dei loci utilizzando spazi chiusi come un palazzo, ad esempio. Si riduce la confusione ed si riesce a muoversi in modo più lineare e libero.
C'è da considerare che quando si utilizza una tecnica di memoria come quella dei loci, entra in gioco la memoria spazio-temporale, ciò significa che in quel mondo immaginario che creiamo dobbiamo anche essere in grado di muoverci, ma a differenza della realtà le leggi fisiche non sono un limite.

Quando si arriva ad un certo livello nell'utilizzare la memoria visiva in modo attivo e cosciente, si comprendono come funzionano certi meccanismi mentali. Non è possibile comprenderli con le parole per una questione di educazione a ragionare in un certo modo.

Ognuno di noi è unico nel pensare e deve capire da se, qual'è il miglior metodo per memorizzare, o meglio che si adatti bene al nostro modo di pensare. Per quanto ne sai, il palazzo della memoria potrebbe non andare bene per il tuo modo di ragionare mentre potrebbe essere migliore una tecnica dei loci in luoghi aperti. Oppure viceversa.
E' un qualcosa che si capisce con il tempo, più che con le memorizzazioni.
 
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view post Posted on 11/7/2017, 21:47     +1   -1

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scusa ma è qui che devo imparare la tecnica dei loci? Non riesco a trovare le spiegazioni nel sito, cioè dove è la lista dei loci da memorizzare? Se l'hai gia fatta me la potresti postare qui di seguito, cosi non devo cercare di inventarmi niente?
Nel caso come pensi che debba memorizzarla, con lo schedario mentale?
Grz
Buonasera
 
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view post Posted on 12/7/2017, 22:45     +1   -1
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Dovresti iniziare dal leggere la data del post e anche prendere in considerazione di utilizzare il motore di ricerca del forum.
 
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Dr_Strange
view post Posted on 15/7/2017, 18:06     +1   -1




Buonasera! In questo forum ho trovato molte informazioni utili ed è bello avere la possibilità di confrontarsi per migliorare il proprio lavoro. A questo scopo volevo porre una domanda riguardo la tecnica dei loci... ho cercato sul forum e sul web ma per questa informazione che serve a me non sono riuscito a trovare nulla. Sono un medico, dovrò sostenere il test per la specializzazione, il quale sarà molto mnemonico e nozionistico, dove bisogna ricordare cose molto specialistiche che esulano dalla preparazione di un semplice medico; sarà una gara a chi ricorda di più, fondamentalmente. Degli Hunger games della memoria medica, ecco. A tale scopo ho bisogno di memorizzare diverse informazioni e numeri riguardanti le varie patologie. Ed ho bisogno che rimangano in testa per un lungo periodo (non sarebbe male se ci rimanesse a vita :)

Quando leggo di tecnica dei loci, si parla sempre di informazioni abbastanza semplici, liste di numeri, nomi, oggetti... e fin qui nessuna difficoltà. Ma quando ad esempio devo ricordare un'informazione molto articolata, inizio a trovare una certa difficoltà sia nel costruire le immagini (che a volte diventano forzate, e quindi labili), sia nel mantenere queste informazioni per lungo tempo senza perdita di dettagli.

Faccio un esempio per facilitare la cosa, perdonate se mi dilungo e se sarà molto tecnico, ma per me questo è molto importante ... e spero per voi possa essere un ulteriore spunto di riflessione :)
Prendiamo una patologia, la "Sindrome di DiGeorge"... questa è una patologia cellulare nella quale non si ha la formazione del timo (un organo situato nel torace), si hanno problemi cardiaci e assieme a questi c'è una carenza di calcio che porta a tetania (contrazioni muscolari tipo crampi) e tratti del viso grossolani.

Per memorizzare questa condizione vi illustro il mio programma mentale: George Clooney (Sindrome di DiGeorge) inciampa su un tappeto di biglie (cellule) e cade dentro un cespuglio di timo (aplasia timica) dove trova un cuore spezzato (malformazioni cardiache) arrugginito (immagine del tetano)... gli dà un calcio (deficit di calcio) ma questo rimbalza e lo colpisce in faccia, deformandola (tratti del viso grossolani).
Questa scenetta è stata piazzata in una stanza vuota X puramente inventata, non conosciuta... semplicemente messa lì.

Quando l'argomento diviene più complesso e quindi devo aggiungere anche altre informazioni come terapia, cause, magari la patologia esiste in due forme differenti, numeri (ok, per questo posso usare lo schedario), secondo la vostra esperienza, come mi conviene impostare il mio lavoro di memorizzazione?
- Devo porre il tutto in un ambiente familiare e ripassarlo spesso perché non svanisca?
- Devo suddividerlo per renderlo più semplice?
- Devo fare più "palazzi" o "città" della memoria per le varie materie e poi suddividerli in varie sezioni applicando la tecnica dei loci?

La mia paura è che con tutto quello che devo memorizzare, finirò i posti conosciuti o finirò per affollare le stanze, creando confusione :D le materie da rivedere sono tante, le patologie pure e ognuna ha tante informazioni diverse.

Chiedo disperatamente il vostro aiuto!

Grazie per qualsiasi informazione potrete darmi!


Un medico in difficoltà.

Edited by Dr_Strange - 15/7/2017, 19:45
 
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view post Posted on 15/7/2017, 20:35     +1   -1
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Benvenuto!
CITAZIONE
secondo la vostra esperienza,

Mi spiace ma dovrai accontentarti per il momento della mia esperienza. :)

CITAZIONE
Quando l'argomento diviene più complesso e quindi devo aggiungere anche altre informazioni come terapia, cause, magari la patologia esiste in due forme differenti, numeri (ok, per questo posso usare lo schedario), secondo la vostra esperienza, come mi conviene impostare il mio lavoro di memorizzazione? Devo porre il tutto in un ambiente familiare e ripassarlo spesso perché non svanisca? Devo suddividerlo per renderlo più semplice? ... la mia paura è che con tutto quello che devo memorizzare, finirò i posti conosciuti o finirò per affollare le stanze, creando confusione :D le materie da rivedere sono tante, le patologie pure e ognuna ha tante informazioni diverse.

E' un qualcosa su cui molti si soffermano "l'ambiente" che bisogna strutturare per creare la propria tecnica. Questo succede perchè il rapporto che si ha con la propria memoria visiva (e le altre memorie) a livello cosciente è molto distaccato. Cosa sai della tua memoria, a parte quello che hai letto a livello scientifico?
Mi riferisco al tua di memoria, ti sei mai chiesto perchè certe "cose" le ricordi bene e altre ti costano molta fatica per ricordarle? Che risposta ti sei dato?

Le tecniche di memoria sono solo uno "strumento", un qualcosa di molto simile a quei foglietti degli appunti che molti studenti nascondono da qualche parte negli scritti (è solo un esempio) ma con molte più opportunità associative quando si tratta di cercare un informazione che momentaneamente ci sfugge. Nello studio questo è l'unico modo in cui devono essere viste.

CITAZIONE
Quando l'argomento diviene più complesso e quindi devo aggiungere anche altre informazioni come terapia, cause, magari la patologia esiste in due forme differenti, numeri (ok, per questo posso usare lo schedario), secondo la vostra esperienza, come mi conviene impostare il mio lavoro di memorizzazione? Devo porre il tutto in un ambiente familiare e ripassarlo spesso perché non svanisca? Devo suddividerlo per renderlo più semplice? ... la mia paura è che con tutto quello che devo memorizzare, finirò i posti conosciuti o finirò per affollare le stanze, creando confusione :D le materie da rivedere sono tante, le patologie pure e ognuna ha tante informazioni diverse.

Non ha importanza la complessità dell'argomento, tutto può essere scomposto in semplici immagini, la difficoltà è più nel riuscirle a "legarle" insieme ma è un qualcosa che si risolve facilmente. Il problema è solo il fattore tempo e accettare che abbiamo dei limiti per ricordare blocchi di informazioni, sopratutto a livello quotidiano.

E' necessario anche comprendere che la memoria del linguaggio e la memoria visiva sono due tipi di memoria completamente differenti e che non si "legano" così facilmente, per questo motivo più si presentano termini difficili e frasi contorte, più sarà necessario tempo per memorizzarle. Ma è solo questione di tempo.

CITAZIONE
Prendiamo una patologia, la "Sindrome di DiGeorge"... questa è una patologia cellulare nella quale non si ha la formazione del timo (un organo situato nel torace), si hanno problemi cardiaci e assieme a questi c'è una carenza di calcio che porta a tetania (contrazioni muscolari tipo crampi) e tratti del viso grossolani.

Ecco come la memorizzerei io.
Pianta di Timo su un torace, cuore, calciatore. tetano (perchè è la cosa che ricordo subito meglio) che provoca i crampi, viso deformato.
Memorizzo le cinque immagini nella mia tecnica in un singolo loco-personaggio, successivamente quando le rivedo cerco di articolare il discorso come va detto. Quanto ci vorrà a memorizzare cinque semplici immagini?


CITAZIONE
la mia paura è che con tutto quello che devo memorizzare, finirò i posti conosciuti o finirò per affollare le stanze, creando confusione :D le materie da rivedere sono tante, le patologie pure e ognuna ha tante informazioni diverse.

Ma se però abbiamo 1000 supercazzole mediche da ricordare a memoria? Come risolviamo il problema se la mia mnemotecnica è solo di qualche decina di miseri loci?

Qui non è più "mnemonica" qui ci si trova davanti a degli argomenti che richiedono un metodo di studio, o meglio, una pianificazione degli argomenti da distribuire nel tempo. Di che mole di informazioni stiamo parlando?
Perchè un conto è memorizzare una lista di cento termini medici difficili "al volo", un altro è riuscire a "trasportare" nel tempo ciò che vogliamo ricordare. Quindi è necessaria anche una conoscenza dei propri limiti per quanto riguarda il ricordare distribuito nel tempo.
Ricordo anni fa di un tipo comparso su questo forum che cercava suggerimenti per superare un concorso pubblico dove c'erano diverse materie giuridiche, aveva tre settimane di tempo perchè era venuto a conoscenza di questo concorso da poco. Secondo te io da questa parte cosa potevo pensare? O meglio, rispondere?

Devo avere un idea sul quantitativo di informazioni da ricordare e il tempo a disposizione. E' ovvio poi che se la tua mnemotecnica è poco estesa, più di un tot non puoi memorizzare in un giorno. Inoltre lo stesso percorso non lo puoi più riutilizzare per memorizzare altre informazioni sino al giorno successivo, che è l'unico modo per distinguere le informazioni del passato con quelle del presente.

Ci vorrebbe un intera lezione di qualche ora solo su questo.

Spero di non averti deluso! :unsure:
 
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Dr_Strange
view post Posted on 15/7/2017, 21:04     +1   -1




Ciao! Grazie mille per la risposta! :D

Ho usato il plurale perché non sapevo chi/quanti mi avrebbero risposto ahahah ma la tua esperienza direi che è più sufficiente e che sei stato esaustivo.

Chiaramente la tecnica dei loci è un supporto al metodo di studio di base; sarebbe impossibile e probabilmente anche innaturale tentare di memorizzare l'intero sapere medico con questa tecnica. Ma mi hai dato un ottimo spunto di riflessione ponendomi la domanda sulla mia memoria, perché effettivamente non ho mai capito il motivo per il quale alcune cose restano impresse e difficilmente se ne vanno, mentre altre richiedono passaggi su passaggi per poi scomparire. Però le spiegazioni che sono riuscito a darmi sono due:

1. L'informazione è più semplice/interessante che riesce facilmente a trovare un aggancio mnemonico che può essere quindi richiamato più facilmente.
2. L'informazione suscita in me tanta curiosità da scatenare una "reazione emotiva" che va a lasciare un'impronta mnemonica da sé.

Ti faccio un altro esempio: ricordo i testi delle canzoni a memoria dopo averli letti e ascoltati poche volte... e rimangono lì per ANNI, praticamente integri, ma non so perché e non so come sfruttare questa capacità nel mio lavoro ahahahah :D Idem per le conversazioni avute, alcuni dettagli restano lì (questa però potrebbe essere semplice memoria emotiva).

La tua idea di ridurre il tutto ad una singola immagine è fantastica. Non ci avevo pensato ... effettivamente sono andato a costruire una storiella con diverse componenti quando ne bastava solo una. Grazie per questo suggerimento! :)

Parlando del lavoro che devo fare, ti spiego. Io sto andando a prepararmi per il concorso ripassando buona parte di quello che io ho studiato nei 6 anni di corso in medicina. Un'enormità di informazioni. Chiaramente una discreta parte di queste sono già nella mia testa, fanno parte del mio bagaglio culturale/mnemonico. Fra tutti questi libri però ci sono delle parti che richiedono uno sforzo maggiore per essere ricordate (come le immunodeficienze congenite, delle quali la Sindrome di DiGeorge ne è un esempio). Quindi non si tratta di memorizzare interi libri o interi capitoli... ma di ricordare quelle informazioni che faccio fatica a ricordare spontaneamente!

Ora proverò un po' a semplificare come mi hai suggerito di fare tu ... Ma la tua risposta è stata davvero preziosa. Potrei provare a costruire una specie di palazzo della memoria con l'essenziale. Vediamo cosme va! :)

Grazie mille per i suggerimenti e per la risposta, sei stato davvero molto gentile!
 
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view post Posted on 16/7/2017, 02:26     +1   -1
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CITAZIONE
Però le spiegazioni che sono riuscito a darmi sono due:

1. L'informazione è più semplice/interessante che riesce facilmente a trovare un aggancio mnemonico che può essere quindi richiamato più facilmente.
2. L'informazione suscita in me tanta curiosità da scatenare una "reazione emotiva" che va a lasciare un'impronta mnemonica da sé.

Se qualcuno mi ponesse a me la stessa domanda:

CITAZIONE
.... ti sei mai chiesto perchè certe "cose" le ricordi bene e altre ti costano molta fatica per ricordarle?

Io risponderei che tutto dipende dalla nostra memoria a lungo termine, da tutte le routine quotidiane e dalle interazioni ambientali che influiscono su essa. C'è qualcosa di molto più profondo da conoscere della propria memoria e più che di semplicità dell'informazione "parlerei" più di familiarità che si ha con quel tipo di informazione che è molto diverso.

Nessun ricordo dura per sempre e soprattutto i ricordi tendenzialmente tendono a ristrutturarsi e a cambiare per gli affari loro nell'arco di giorni, mesi, anni. L'emotività è relativa, non è affidabile. Stessa cosa per la creatività che tanti formatori di mnemotecniche che credono di conoscere l'argomento suggeriscono di usare sconsideratamente. Ma come si fa ad usare emotività e creatività in modo naturale, o si è dei geni, o si è degli artisti di talento.
Per le persone "normali" è necessario trovare altre strade per sviluppare abilità mentali fuori dal comune e le mnemotecniche non sono altro che delle rotelle su una bicicletta su cui si sta pedalando.

CITAZIONE
La tua idea di ridurre il tutto ad una singola immagine è fantastica. Non ci avevo pensato ... effettivamente sono andato a costruire una storiella con diverse componenti quando ne bastava solo una. Grazie per questo suggerimento! :)

Esagerato!!! :D
L'esempio che ti ho fatto era solo per farti capire che non puoi memorizzare un discordo complesso di supercazzole mediche con la tecnica dei loci ma nemmeno con qualsiasi altra mnemotecnica. Il motivo l è sempre lo stesso: memoria visiva e memoria del linguaggio "avanzato" non si combinano Devi trovare e utilizzare delle immagini chiave, distribuirle in modo ordinato e poi successivamente articolare un discorso verbale utilizzando i ricordi visivi come suggerimento. Ti assicuro che è più facile intuire quello che bisogna dire "osservando" delle semplici immagini che ripetere qualcosa memorizzato a modo pappagallo.

CITAZIONE
Parlando del lavoro che devo fare, ti spiego. Io sto andando a prepararmi per il concorso ripassando buona parte di quello che io ho studiato nei 6 anni di corso in medicina. Un'enormità di informazioni. Chiaramente una discreta parte di queste sono già nella mia testa, fanno parte del mio bagaglio culturale/mnemonico.

Sarei proprio curioso di interrogarti! :D
Uno studio degli anni novanta dell Harvard Medical School, ha dimostrato che gli studenti bravissimi in alcune materie dei primi due anni, non si ricordavano un bel niente di niente di quello che avevano studiato anni prima tranne che nei casi di essersi specializzati in un determinato settore che coinvolgevano le conoscenze studiate anni prima. Da questa ricerca sono stati cambiati anche i test di ammissione a quest'università che si basavano solo sul massimo dei voti.

CITAZIONE
Ora proverò un po' a semplificare come mi hai suggerito di fare tu ... Ma la tua risposta è stata davvero preziosa. Potrei provare a costruire una specie di palazzo della memoria con l'essenziale. Vediamo come va! :)

La semplificazione fa parte di una strategia per poter utilizzare meglio la memoria visiva quando dobbiamo memorizzare qualcosa. Immagina la memoria visiva come una bambino di prima elementare che è in grado di interpretare facilmente solo certe parole. Ti assicuro che non puoi andare oltre, a meno che tu non possieda una qualche forma di sinestesia sensoriale come quella di Daniel Tammet, o una super memoria eidetica come quella che possedeva Kim Peek.

Non voglio scoraggiarti (al massimo torni al tuo metodo di studio di sempre) ma io ho perso tanto di quel tempo dietro a queste cose per anni che mi dispiace vedere altri che percorrono una strada che alla fine non li porterà da nessuna parte.

CITAZIONE
Grazie mille per i suggerimenti e per la risposta, sei stato davvero molto gentile!

Prego anche se la mia intenzione non è essere gentile ma evitare di farti perdere del tempo e soprattutto evitare che tu creda in un qualcosa che va in tutt'altra maniera.

Comunque sono sempre disponibile a chiarimenti, lo faccio sempre con piacere.

Edited by Massimiliano-Masala - 16/7/2017, 03:47
 
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