Come costruire un palazzo della memoria

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view post Posted on 22/11/2011, 11:41     +1   -1
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Imparare a ricordare

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hai cambiato idea?

E' solamente un metodo che non sfrutto perchè per il momento non ne ho bisogno, memorizzo le informazioni con un altro metodo.
La città della memoria è una tecnica che richiede molte risorse mentali e tempo, il risultato di quello che si ottiene va ben oltre alle normali capacità comuni di memorizzazione.

CITAZIONE
nel senso che è molto difficile creare dei nuovi palazzi e quindi presto o tardi il numero di quelli che ho creato va esaurendosi specie se l'obiettivo di tali palazzi sia renderli una "dimora fissa" a meno che non si continui a sovrascrivere sugli stessi loci del palazzo anche nel caso in cui i nostri ricordi vogliamo che siano trattenuti a lungo termine

L'ho detto molto spesso e continuerò a dirlo all'infinito, è inutile farsi tutti questi problemi o paure che le informazioni che abbiamo costruito al nostro interno svaniscano nel tempo.
UTILIZZA LA REALTA' CHE TI CIRCONDA. Basa la tua struttura dei palazzi con palazzi veri provenienti dalla realtà, dal mondo oggettivo. La realtà è memorizzata in modo passivo nella memoria ed è legata automaticamente e inconsciamente ad moltissimi elementi associativi che ignoriamo del tutto ma che aumentano la potenza della memorizzazione attiva.
 
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rogan
view post Posted on 22/11/2011, 22:49     +1   -1




@max
ok grazie mille. ^_^


@andalon
andalon volevo chiederti una cosa. come letto in un'altra discussione forum, tu, come me, hai l'obiettivo dell'erudizione mnemonica cioè utilizzare le mnemotecniche per fissare meglio nella memoria le tante nozioni presenti sui libri.
mi chiedevo una cosa: tu riesci ad riutilizzare più e più volte i tuoi schedari senza problemi?

ps spero che max non se la prenda se continuo ad instere se questo punto. giuro che è lìultima volta ;)
 
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view post Posted on 23/11/2011, 11:26     +1   -1
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ps spero che max non se la prenda se continuo ad instere se questo punto. giuro che è lìultima volta

Assolutamente no! Sono convinto che Andalon possa avere più risposte di me su questo argomento, lui è già "la pratica", ora siete in due con un fine comune di "erudizione mnemonica" , se riuscite nella vostra impresa sarò più che lieto di imparare da voi. ;)
 
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Andalon
view post Posted on 23/11/2011, 15:08     +1   -1




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Assolutamente no! Sono convinto che Andalon possa avere più risposte di me su questo argomento, lui è già "la pratica", ora siete in due con un fine comune di "erudizione mnemonica" , se riuscite nella vostra impresa sarò più che lieto di imparare da voi.

Ok, eventualmente nulla vieterebbe in futuro di lavorare tutti assieme ad un progetto sull’erudizione mnemonica, magari facendo un libro a tre voci. ;)

Rogan, anzitutto dovresti definire meglio il tipo di conoscenza che vorresti possedere. Fino al 18° secolo, un dotto poteva ancora ambire a possedere tutto lo scibile umano, oggi è pressoché impossibile. Gli ultimi due secoli hanno visto un’impressionante accelerazione della conoscenza e delle scienze umane. Oggi, nel XXI secolo, l’erudizione può essere soltanto specialistica, non ha più senso cercare di riproporre l’uomo universale del Rinascimento. Faccio degli esempi concreti. Se fino al primo dopoguerra, uno storico delle religioni poteva scrivere opere enciclopediche su tutte le religioni del passato e del presente, oggi lo stesso individuo deve scegliere se specializzarsi in indologia, islamologia, africanistica, ecc. Per studiare tutte le religioni australiane, ad esempio, non bastano sette anni. Per l’africanistica non basta una vita. Ecco perché già si creano le prime sottospecializzazioni all’interno dei campi del sapere: uno studioso di buddhismo deve scegliere se dedicarsi a quello tibetano o cino-giapponese.

Quindi, la prima cosa che devi fare è definire un centro, un fulcro dei tuoi interessi. Un lapis philosophorum da porre al centro del labirinto, intorno a cui costruire il labirinto della memoria semantica. Il palazzo della memoria deve essere costruito da nozioni e conoscenze affini fra loro.

Un altro problema con cui si deve fare i conti è la sovraesposizioni d’immagini. Se le immagini e le nozioni devono rimanere nella memoria a lungo termine, a mio avviso, si devono ridurre il numero dei palazzi a disposizione. Io preferisco utilizzare sempre lo stesso palazzo, creando un numero limitato d’immagini-chiave da posizionare nei loci per passaggi abbastanza articolati. Per me funziona, ma come abbiamo più volte scritto, non è detto che funzioni anche per te.


Esempio:

LOCUS 1: IMMAGINE-CHIAVE 1
La globalizzazione annulla le differenze per fonderle in una soggettività anonima e amorfa. Il sincretismo separa la scorza, la buccia (religioni mondiali) dal nocciolo spirituale (filosofia perenne). Tuttavia, non si deve vedere nella filosofia perenne altro che un ideale regolativo kantiano, un segnavia heideggeriano in grado d’indicare una direzione, e nulla più. Un’utopia cui aspirare e niente più, fuori dalla nostra portata. Per noi uomini e donne della modernità liquida è indispensabile mirare più in basso, limitandoci a pensare al sincretismo.

IMMAGINE-CHIAVE 2
Il sincretismo non è soltanto una chimera filosofica per un manipolo di pochi eletti o un fenomeno attinente alla filosofia indiana. Nella civiltà mediterranea, il sincretismo è esistito veramente prima di venire spezzato via dall’intolleranza religiosa.

IMMAGINE-CHIAVE 3
Pensiamo ad Alessandria d’Egitto, fiorente città dell’epoca XXX, autentico laboratorio culturale, crocevia delle principali correnti filosofiche e religiose eredi della gnosi ellenica, ebraica e cristiana. Alessandria famosa per la sua magnifica biblioteca. Alessandria, città natale della scienziata e filosofa neoplatonica Ipazia, barbaramente trucidata e massacrata dal fondamentalismo religioso, sulla cui figura e vicenda è uscito recentemente un film, molto ostacolato dalla Chiesa Cattolica.

IMMAGINE-CHIAVE 4
In questa splendida e ridente città si diffonde insieme al neoplatonismo, alla mistica ebraica, allo gnosticismo, a scienze sacre come l’alchimia e l’astrologia, una corrente esoterica e filosofica di cui vi parlerò oggi: l’ermetismo alessandrino.

ECC, ECC.

Articoli/libri/conferenze sono salvate su file e sul cartaceo all’interno di classificatori. Quando devo parlare in pubblico, circa 21-30 gg. prima inizio a ripetere i passaggi 1-2 volte al giorno. Finora non mi è mai successo di rimanere in panne, ed io di solito parlo in pubblico 3-4 volte al mese. Capita a volte, viceversa, di ricordarsi prima la definizione semantica della relativa immagine-chiave. Esempio: richiamando la parola “archetipi” (junghiani), immediatamente mi viene in mente la definizione “strutture simboliche inconsce”.


Naturalmente non si deve esagerare con la ricerca della cultura, cercando di conciliare con la vita sociale ed affettiva.

A disposizione per chiarimenti.
 
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view post Posted on 23/11/2011, 15:23     +1   -1
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Imparare a ricordare

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Ok, eventualmente nulla vieterebbe in futuro di lavorare tutti assieme ad un progetto sull’erudizione mnemonica, magari facendo un libro a tre voci.

Non sarebbe una cattiva idea, ogni creazione intellettuale è un prodotto di valore sopratutto nel web. ;) e potrebbe rispondere a domande a cui nessuno a mai risposto.

CITAZIONE
Quando devo parlare in pubblico, circa 21-30 gg. prima inizio a ripetere i passaggi 1-2 volte al giorno. Finora non mi è mai successo di rimanere in panne, ed io di solito parlo in pubblico 3-4 volte al mese.

Quanto tempo dedichi alla preparazione, inteso come minuti?
Ripeti verbalmente o mentalmente?

 
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Andalon
view post Posted on 23/11/2011, 15:55     +1   -1




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Non sarebbe una cattiva idea, ogni creazione intellettuale è un prodotto di valore sopratutto nel web. e potrebbe rispondere a domande a cui nessuno a mai risposto.

Io ci sto. Potrei occuparmi di storia dell'ars memoriae, rivisitando i testi classici come quelli della Yates. A te l'onere e l'onore di presentare le tecniche contemporanee dal punto di vista teorico, ed al contempo, operativo. Rogan potrebbe parlare delle applicazioni dal punto di vista di un giovane studente e/o studioso: una sorta di diario di bordo universitario. Le conoscenze nell'editoria per pubblicare a me non mancano.

CITAZIONE
Quanto tempo dedichi alla preparazione, inteso come minuti?
Ripeti verbalmente o mentalmente?

1 h per memorizzare, 1,30 per scrivere gli appunti e creare le immagini-chiave. Ripeto rigorosamente a voce alta. Le altre 3,30 al giorno partono per le lingue, gli articoli, i libri.

 
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view post Posted on 23/11/2011, 19:54     +1   -1
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Io ci sto. Potrei occuparmi di storia dell'ars memoriae, rivisitando i testi classici come quelli della Yates. A te l'onere e l'onore di presentare le tecniche contemporanee dal punto di vista teorico, ed al contempo, operativo. Rogan potrebbe parlare delle applicazioni dal punto di vista di un giovane studente e/o studioso: una sorta di diario di bordo universitario. Le conoscenze nell'editoria per pubblicare a me non mancano.

Considerando la mediocrità degli argomenti che si trovano su carta stampata e online sulle mnemotecniche, sarebbe sicuramente un qualcosa di nuovo e di qualità culturale.

Per quanto riguarda l'editoria io mi sto specializzando nell'editoria online che può essere molto più proficua del commercio classico di libri.
Questo forum è in continua crescità, la media giornaliera di visitatori unici è di 120-130, può diventare una piccola bottega low-cost di opere di qualità costruite intorno all'esperienza diretta di persone che hanno punti di vista differenti.
Devo però farti notare, che anche altri argomenti trattati in questo sito sono molto ricercati su google: la PNL, il linguaggio del corpo, ad esempio.
Argomenti che hanno una relazione molto forte, forse quasi necessaria, con le mnemotecniche.

Vorrei ricordare che anche Egidio è una persona molto preparata in questo campo ed è anche un medico di professione, la sua opinione sarebbe molto gradita. ;), anzi direi obbligatoria. :D








Cavolo mi sono accorto che questo è il post numero 1001 che pubblicato.

:smilie_gut.gif:
 
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Andalon
view post Posted on 23/11/2011, 20:47     +1   -1




CITAZIONE
Vorrei ricordare che anche Egidio è una persona molto preparata in questo campo ed è anche un medico di professione, la sua opinione sarebbe molto gradita. , anzi direi obbligatoria.

Sì, certamente dobbiamo coinvolgere anche Egidio. Va bene anche l'editoria on-line. Dovremmo però in qualche maniera trovarci dal vivo per fissare il piano di lavoro. Da inizio anno, sono libero da impegni editoriali: adesso sto finendo la traduzione di un libro dal francese. Da gennaio per me andrebbe bene.
 
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rogan
view post Posted on 29/11/2011, 08:11     +1   -1




1)
CITAZIONE (Andalon @ 23/11/2011, 15:08) 
Un altro problema con cui si deve fare i conti è la sovraesposizioni d’immagini. Se le immagini e le nozioni devono rimanere nella memoria a lungo termine, a mio avviso, si devono ridurre il numero dei palazzi a disposizione. Io preferisco utilizzare sempre lo stesso palazzo, creando un numero limitato d’immagini-chiave da posizionare nei loci per passaggi abbastanza articolati.

ciao andalon, scusami se rispondo solo adesso.
quindi utilizzo solo 1 palazzo (o pochissimi palazzi) e li ricicli all'infinito?


2)
CITAZIONE (Andalon @ 23/11/2011, 15:08) 
Articoli/libri/conferenze sono salvate su file e sul cartaceo all’interno di classificatori.

neil mio pc ho creato anch'io delle sezioni simili. all'interno delle varie cartelle che fanno capo ai vari argomenti, ho posizionato un foglio digitale che elenca tutte le relative parole chiave


3)
CITAZIONE (Andalon @ 23/11/2011, 15:08) 
Per me funziona, ma come abbiamo più volte scritto, non è detto che funzioni anche per te.

eh sì :D
per esempio in questo periodo sono costretto a studiare molte pagine al giorno.
purtroppo non ho avuto ancora (e didicato) tempo a sufficienza alla costruzione e ultimazione di schedari/palazzi e così via.
così al momento memorizzo attraverso il PAV semplice e devo ammettere che funziona bene anche quando si devono memorizzare tante informazioni(non solo con i test di 18 parole della cuoghi). mi ricordo che max aveva sconsigliato il pav semplice perché la riteneva una tecnica troppo debole, però, secondo me, attraverso i ripassi e attraverso appositi fogli in cui porre le nostre parole-chiave, si può rivelare una buonissima tecnica.
insomma, io sono stato costretto ad utilizzarla perché devo fare di necissità virtù, però devo dire che sono soddisfatto!! pensavo peggio!

ciao
 
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view post Posted on 30/11/2011, 00:13     +1   -1
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mi ricordo che max aveva sconsigliato il pav semplice perché la riteneva una tecnica troppo debole

Pav è un acronimo accademizzato, io preferisco "fantasia senza controllo", non è una tecnica è solo una regola. O forse qualcuno l ha chiamata tecnica pav? :matto.gif:


CITAZIONE
sono stato costretto ad utilizzarla perché devo fare di necissità virtù

più che una costrizione dovrebbe essere un divertimento. :)
 
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rogan
view post Posted on 30/11/2011, 15:53     +1   -1




CITAZIONE (max_memory @ 30/11/2011, 00:13) 
CITAZIONE
mi ricordo che max aveva sconsigliato il pav semplice perché la riteneva una tecnica troppo debole

Pav è un acronimo accademizzato, io preferisco "fantasia senza controllo", non è una tecnica è solo una regola. O forse qualcuno l ha chiamata tecnica pav? :matto.gif:

confermo che in rete spesso e volentieri viene trattata come una vera e propria mnemotecnica.
per la mia misera esperienza può funzionare sia da mnemotecnica sia come strumento per altre mnemotecniche

CITAZIONE
sono stato costretto ad utilizzarla perché devo fare di necissità virtù

più che una costrizione dovrebbe essere un divertimento. :)
[/QUOTE]
in effetti è più divertente studiare :P
 
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Andalon
view post Posted on 30/11/2011, 22:38     +1   -1




Che cos'è il Pav?... Stiamo parlando del Pao (Personaggio-Azione-Oggetto). Per rispondere alla domanda di Rogan, sì io utilizzo un solo palazzo che riciclo all'infinito. I singoli loci possono anche essere decontestualizzati. Ad esempio, l'ho già scritto, per la data della morte di Giordano Bruno visualizzo Marilyn che insegue la sua gonna che fugge su di un'auto (PAO2). In ogni caso, la tabella dei ripassi diventa fondamentale...
 
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rogan
view post Posted on 4/12/2011, 21:18     +1   -1




CITAZIONE (Andalon @ 30/11/2011, 22:38) 
Che cos'è il Pav?... Stiamo parlando del Pao (Personaggio-Azione-Oggetto). Per rispondere alla domanda di Rogan, sì io utilizzo un solo palazzo che riciclo all'infinito. I singoli loci possono anche essere decontestualizzati. Ad esempio, l'ho già scritto, per la data della morte di Giordano Bruno visualizzo Marilyn che insegue la sua gonna che fugge su di un'auto (PAO2). In ogni caso, la tabella dei ripassi diventa fondamentale...

il pav e il pao si assomigliano foneticamente :D , ma due cose distinte anche se hanno molti punti di contatto.

il pav è un acronimo che sta per PARADOSSO AZIONE VIVIDA. in realtà se fai uso delle mnemotecniche, lo stai già usando anche se non sai che si chiama così. quando tu leghi una casella di uno schedario o di un palazzo ad una parola chiave, lo devi fare per forza tramite il pav.
tutte le mnemotecniche si avvalgono dei principi del pav, i quali rispecchiano semplicemente la natura del nostro cervello.

mi hai dato un'idea. io tengo degli appunti digitali su tutte le mnemotecniche, le loro descrizioni, le loro modoalità di utilizzo e ovviamente ho appunti puere sul pav. mi piacerebbe pubblicare la parte sul pav qui sul forum se max è d'accordo. sul forum in merito c'è un piccolo accenno alla questione nella sezione "tecnica associativa" anche se non si fa riferimento al pav.
 
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view post Posted on 4/12/2011, 23:30     +1   -1
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Imparare a ricordare

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mi piacerebbe pubblicare la parte sul pav qui sul forum se max è d'accordo. sul forum in merito c'è un piccolo accenno alla questione nella sezione "tecnica associativa" anche se non si fa riferimento al pav.

In questo forum si condividono opinioni ed esperienze, sei libero di pubblicare quello che vuoi sull'argomento. ;)
 
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Andalon
view post Posted on 5/12/2011, 13:04     +1   -1




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mi hai dato un'idea. io tengo degli appunti digitali su tutte le mnemotecniche, le loro descrizioni, le loro modoalità di utilizzo e ovviamente ho appunti puere sul pav. mi piacerebbe pubblicare la parte sul pav qui sul forum se max è d'accordo. sul forum in merito c'è un piccolo accenno alla questione nella sezione "tecnica associativa" anche se non si fa riferimento al pav.

Sarebbe interessante anche conoscere la qualità delle performance mnemoniche nella memoria a lungo termine. Voglio dire: personalmente dopo aver memorizzato e presentato in pubblico una conferenza, al momento in cui inizio a lavorare sulla nuova parte da memorizzare, tendo a dimenticare la vecchia a livello di immagini-chiave. Ovviamente i concetti restano per sempre, perdo la concatenazione dei loci. Ecco perché fondamentale diventa la tabella dei ripassi.

Come funziona per te? Quando hai dato un'esame e stai preparando il successivo, riesci a ricordare perfettamente il precedente o fai inconsciamente tabula rasa? Per ricordare perfettamente intendo l'intero palazzo della memoria e non singoli loci o concetti estrapolati. Questo mi sembra un punto davvero fondamentale.
 
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190 replies since 2/3/2011, 13:06   31850 views
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