La tecnica dei loci, Video della rete

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JohanRazev
view post Posted on 13/2/2014, 17:27 by: JohanRazev     +1   -1




Salve, e ben trovati. Sto leggendo con attenzione la discussione della mnemotecnica dei loci (a cui non posso rispondere perché suppongo sia stata spostata in archivio: l'ho trovata tramite motore di ricerca) perché mi interessa poter sviluppare la cultura dando ad essa una precisa disposizione mentale. Ed è questo che mi incuriosisce e non riesco a chiarificare: i loci paiono una tecnica di ripasso, per adagiare i concetti sulla memoria e non una zona organizzata dalla quale estrarre le nozioni che di volta in volta ci servono. Io ho inteso la mnemotecnica dei loci e del palazzo della memoria non come una strada percorribile "ad incontri", ma piuttosto come la soffitta di cui parla Sherlock Holmes o il palazzo di Hannibal (sono i due personaggi che mi hanno fatto conoscere le mnemotecniche); non come una strada sulla quale piazzo i filosofi medievali, ma una costruzione architettonica con stanze specialistiche per genere. Ordinato.
Ed ora arrivo alle domande che voglio porre. Partiamo dal principio:
- Usare la propria casa per una serie di nozioni casuali è un conto, ed è un ottimo esercizio. La lista della spesa non è più un problema, da quando vedo kiwi nei quadri e cose del genere, ma resta sempre una memoria a breve termine. Ripercorrere lo stesso percorso permette la registrazione di uno stesso elenco su quella a lungo termine? Tanto da liberare i loci e poi usarli di nuovo? Io non mi aspetto che i ricordi permangano, quello che chiedo riguarda la particolarità della tecnica. Il percorso, ad un tratto, scompare e rimangono le nozioni?
- La tecnica dei loci non dovrebbe permettere una organizzazione razionale? Non c'è il rischio che sviluppandola in senso spaziale in modo casuale si perda di vista ogni spunto di collegamento? Riprendo l'esempio sopra-citato: metto sulla strada tra casa e lavoro i filosofi medievali. Bene. Ora li ricordo. Poi mi si presenta un nuovo argomento, e scelgo il magazzino dove lavoro. Mettiamo che questa volta sia Storia dell'Arte. A me pare, e dico pare perché non ho fatto test a riguardo, che a lungo andare si possa creare più confusione che altro. Come superate, o come avete superato (magari nemmeno è un problema fattuale), la disposizione caotica delle informazioni?

Così, da nuovo usufruitore della tecnica dei loci, sto pensando di dedicare ogni stanza della mia casa ad un argomento, e da ogni finestra di quelle stanze creare nuovi edifici (non inventati) da attaccare alla casa. E' solo letteraria, questa interpretazione, oppure ha un qualche fondamento?

§Johan Razev§
 
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10 replies since 7/9/2010, 13:34   2989 views
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