CITAZIONE
Riguardo alla permanenza in memoria più in fretta memorizzo e prima dimentico.
Quando mi esercito nel memorizzare, solitamente non vado oltre le tre ripetizioni, ho notato che se ci dormo sopra due notti senza pensarci, quello che rimane diventa debole per influire sulla nuova memorizzazione. Con questo metodo vado sul sicuro, ovviamente devo tenere l'attenzione molto lontana da quella memorizzazione. Guai a ripeterla due giorni di seguito, i tempi per svuotare lo schedario potrebbero raddoppiare.
La memoria però non è qualcosa di statico e si ristruttura ogni volta che arrivano nuove informazioni.
Se ho memorizzato 30 parole in un percorso di 30 loci per rimuovere i ricordi devo sovrascrivere con qualcos'altro, ovviamente non con altre singole informazioni.
Perchè non provare a utilizzare una formula visiva, tipo "distruzione totale dei loci" e la loro veloce ricostruzione, oppure, il freddo siderale che congela tutti i loci e rende tutta la struttura mnemonica un pezzo di ghiaccio, oppure immaginare un enorme fiume che spazza via tutti i loci.
Una specie di mantra che svota o pulisce la struttura mnemonica che abbiamo utilizzato.
Una altra soluzione, molto più semplice, ma che richiede molto tempo per metterla in pratica, è possedere almeno un migliaio di loci, in questo modo si da tempo a quella porzione di memoria di svuotarsi in diversi giorni di inattività.
Si usa una specie di tecnica di rotazione, ad esempio, il lunedi uso lo schedario 1-100, il martedì 101-200, il mercoledì 201-300, ecc.. quando arriviamo nuovamente allo schedario 1-100 sono passati dieci giorni dall'utilizzo di questo schedario.
Questa soluzione è la più semplice è pratica ma per consolidare 1000 loci può significare impegnarsi per migliaia di ore di ripetizione per consolidarlo più un altro migliaio per utilizzarlo più veloce della luce.
CITAZIONE
tempo di memorizzazione = 1/(quantità di dati da memorizzare)
Un altro esempio per chi è a sotto zero di matematica?
