Lo schedario fonetico, Evoluzione della conversione fonetica

Lo schedario fonetico è l'evoluzione della tecnica della conversione fonetica,
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con lo schedario fonetico è possibile memorizzare centinaia di informazioni senza sforzi esagerati e con una percentuale di recupero dell'informazione superiore al 95% memorizzato.
Consiste nel creare delle immagini associate ad uno o più numeri e al suo suono corrispondente.

Nella tabella di conversione fonetica utilizziamo le seguenti associazioni:

il numero 1 viene associato alle consonanti T e D
il numero 2 viene associato alle consonanti N-GN
il numero 3 viene associato alla consonante M
il numero 4 viene associato alla consonante R
il numero 5 viene associato alle consonanti L-GL
il numero 6 viene associato alle conconanti Ci e Gi (consonanti dolci, ciao e gigio)
il numero 7 viene associato alle consonanti Ch e Gh(consonanti gutturali: che e gas)
il numero 8 viene associato alle consonanti F e V
il numero 9 viene associato alle consonanti P e B
il numero 0 viene associato alle consonanti S - SH - X - Z

Per costruire uno schedario di 100 caselle (per esempio) utilizzeremo numeri e suoni corrispondenti.
Forse per qualcuno sarà un pò macchinoso ma una volta imparato vi accorgerete come sia possibile superare in modo esponenziale i vostri limiti nel memorizzare una certa quantità di informazioni.
Aggiungeremo periodicamente altre immagini (nei ritagli di tempo) per dare un idea migliore di come dovrebbe essere lo schedario.
Ad ogni numero vengono associati dei suoi e delle immagini, un tipo di memorizzazione molto potente che una volta consolidata nella nostra memoria a lungo termine potra darvi qualche soddisfazione e farvi capire come sia molto semplice superare certi limiti di memoria.


I seguenti schedari fanno parte del mini corso di memoria livello zero, tra gli schedari manca la casella visiva 10 ma è facile determinare un immagine corrispondete ai suoni T-D e S - SH - X - Z, come ad esempio le parole, TAXI, TASSA:











E' possibile aumentare l'estensione di questo schedario visivo, da 61 a 100 cercando su google immagini, l'immagine che si preferisce per le seguenti parole che continuano la sequenza visiva fonetica numerica.

61-Getto
62-Cena
63-Cima
64-Giro
65-Cella
66-Ciuccio
67-Cicca
68-Ceffo
69-Ceppo
70-Casa

71-Chiodo
72-Cane
73-Gomma
74-Carro
75-Colla
76-Cuccia
77-Cucù
78-Cuffia
79-Coppia K
80-Vaso

81-Foto
82-Vino
83-Fiume
84-Foro
85-Foglia
86-Faccia
87-Foca
88-Fifa
89-Vip
90-Pizza

91-Botte
92-Pane
93-Piuma
94-Birra
95-Bolla
96-Bacio
97-Bocca
98-Baffi
99-Pippo
100-Discesa

Edited by tecnichedimemoria - 7/7/2011, 00:52

Dipende da chi usa la tecnica di memoria. La tecnica dei loci è la tecnica più potente (secondo me) perchè agganci le informazioni a qualcosa che già esiste nella tua memoria ed è ben organizzato. Hai una percentuale molto più alta del recupero dell'informazioni rispetto ad una semplice tecnica associativa.
Comunque la durata dei ricordi per chi utilizza una tecnica di memoria, indipendentemente dalla tecnica, solitamente dovrebbe durare circa 24 ore, o per lo meno tutta la giornata sino a che non vai a letto. Altro fattore importante per la durata della memorizzazione è il coinvolgimento emotivo e ovviamente il numero delle ripetizioni.

nemaste', prima di postare devi leggere il regolamento e successivamente presentarti.



La conversione fonetica è una tecnica nata per memorizzare numeri, lo schedario fonetico è solo la sua evoluzione. Personalmente credo che sia molto macchinosa da imparare anche se una volta appresa completamente, permette di memorizzare moltissime informazioni senza troppe difficoltà.

Ognuno può creare lo schedario che preferisce, Gesù per indicare il numero 33 va benissimo, come il numero 25 per il natale, o il 48 per il morto che parla, o l'1 la matita, ecc...
Personalmente credo che sia meglio uno schedario personalizzato, è molto più efficacie e alla portata dei propri ricordi e delle proprie associazioni.

La tecnica di memoria che ho elaborato associa il colore bianco allo zero, quindi se devi ricordare il numero zero ti basterà semplicemente visualizzare un qualsiasi oggetto di colore bianco, o per la maggior parte bianco.

Impara la tecnica dei colori, puoi fonderla benissimo con la tecnica della conversione fonetica, le possibilità associative per memorizzare aumenteranno di parecchio. Potresti memorizzare anche sequenze di numeri utilizzando gli oggetti della realtà circostante.


La tecnica dei colori si limita solamente ad associazioni di semplici immagini, non è necessario ricordarsi frasi. E' una mnemotecnica che ho insegnato a mio figlio all'età di cinque anni, con questa mnemotecnica non devi ricordarti un discorso che è un costrutto linguistico ma solamente immagini che nei loro colori contengono i numeri che hai memorizzato.

Non ho capito bene il tuo livello ma nel caso fossi interessato alla memorizzazione di numeri in modo abbastanza veloce e con una percentuale di memorizzazione vicina o del cento per cento, ti suggerisco di costruire una mnemotecnica che abbia novantanove immagini corrispondenti a coppie di numeri: 01 02 03 04 ....12...34...78..99 di partenza.

Se l avessi scritto nel precedente tuo post avrei risposto in modo diverso, per questo non mi era molto chiaro il tuo livello.

Questo è il tuo massimo? E quanto impieghi a memorizzare 100 parole in un colpo solo?


Forse sono le immagini che ti perdi per strada, comunque poi dipende dal tuo interesse per quanto riguarda superare certi limiti. Se ti interessa un tipo di memorizzazione tipo competizione a tempo dovrai eseguire un certo tipo di esercizi e analisi dei risultati, se invece il tipo di memorizzazione è finalizzata allo studio, ad esempio per memorizzare cento parole chiave, o concetto di un capitolo, in questo caso devi considerare i tuoi risultati dopo due o tre ripetizioni.


Fondi le due tecniche: conversione fonetica e tecnica dei colori, utilizzando come associazione i numeri. Quindi, ad esempio, per il numero 1/ROSSO, assocerai i suoni T/D, per il numero due al colore 2/ARANCIONE assocerai il suono N/GN, ecc. Quindi fusa la tecnica diventerebbe:

1 = T/D = ROSSO (o viceversa)
2 =N/GN = ARANCIONE (o viceversa)
3 = M = GIALLO (o viceversa)
.....
ecc...

Poi ovviamente se vuoi incrementare di parecchio le possibilità associative di immagini con un'altissima probabilità di raggiungere il 100% alla prima ripetizione, dovrai costruire uno schedario dei colori di 99 caselle. Questo potrebbe non renderti più veloce ma di sicuro le tue memorizzazioni richiederanno meno sforzi mentali, in quanto utilizzi ricordi "concreti".

Lo schedario è una tecnica di livello base, lo spazio vuoto è un qualcosa che può capitare a tutti, è possibile anticipare eventuali "errori" eseguendo un veloce riepilogo che ha la funzione di potenziare anche la memorizzazione. Con l'esperienza ci arrivi da solo come risolvere questo tipo di problema e comunque potrebbe ripresentarsi senza nemmeno che te ne rendi conto.


E' solo una tecnica di memoria potenziata che rende più flessibile la memorizzazione. Bisogna impararla per comprenderne i vantaggi e le possibilità associative che si possono ricavare dalla tecnica dei colori.


Beh, potresti guardarti intorno e convertire in numeri oggetti. Ad esempio il tuo mouse è di due colori: grigio e nero, il nero è il colore più abbondante rispetto al griglio quindi posso convertirlo nel numero 98, il numero 98 corrisponde anche all immagine: BAFFI, PUFFO.
La tecnica dei colori fusa con la conversione fonetica, è un'opportunità di fare esercizi pratici in modo flessibile durante la giornata osservando il mondo circostante e utilizzando ciò che vediamo. Io i livelli che ho raggiunto li ho raggiunti sfruttando i ritagli di tempo delle mie giornate, non ho mai avuto molta voglia di fare esercizi tipo memorizzare mazzi di carte, numeri, parole, nomi, ecc... Se è un qualcosa che devi fare a tavolino, tipo test, lo fai per un po' e poi non lo fai più perchè ti annoia.
La tecnica dei colori, la fusione con la conversione fonetica le ho sviluppate per tenere sempre in movimento certi meccanismi mentali che servono quando devi memorizzare e ricordarti cosa hai memorizzato.
Quando migliori in queste cose, migliori automaticamente anche nel modo di pensare e di ricordare.

La mia "filosofia" di insegnamento delle mnemotecniche è molto diversa da quella "ufficiale", quindi tendo a far seguire una direzione di apprendimento differente che difficilmente è in linea con quella che già si conosce, quando si ha già una certa familiarità con queste cose.